Momento pessimista?
Sono frasi riassuntive di pensieri che vanno intesi in positivo (non a caso siamo nel subforum Felice) e non come leggi per novelli Mosè.
[quote="Rob";p=55191]1. D'accordo su età e altezza ma il peso può diventare un problema per la salute quindi stiamoci attenti noi prima dei medici![/quote]
Non sono essenziali i numeri che non condizionano la vita:
se si è obesi o anoressici il peso rovina la vita, quindi è essenziale e non è tra i numeri da eliminare. Se si ha qualche chilo in eccesso o qualche chilo in meno, ma questi non sono essenziali per la propria salute e si sta bene con se stessi, allora non preoccupiamocene. Purtroppo la maggior parte della gente al giorno d'oggi si preoccupa troppo del peso e condiziona la propria vita e quella degli altri (figli, mariti, mogli,...); lo vedo a mensa ogni giorno lavorativo, me ne rendo conto quando esco a mangiare una pizza,...
Anche l'altezza crea problemi quando non è essenziale: ad esempio, se si è alti 2 metri e si va a Gardaland è essenziale leggere se c'è il limite di 1.90 m per salire sulle attrazioni
, ma, ad esempio, nella vita quotidiana, che importa se si è più alti (di molto) della persona che si Ama? Eppure troppa gente che conosco si fa problemi. Io stessa fino a non molto tempo fa evitavo tacchi alti per non essere troppo alta rispetto a chi avevo vicino: non che me ne facessi un problema, ma avevo l'accortezza di evitare grossi dislivelli perché a qualcuno dà fastidio essere più basso di una donna (i miei colleghi spesso "protestano" quando metto i tacchi alti perché diventano quasi tutti più bassi di me; ovvio che in questo caso non è un fatto problematico, ma in alcuni casi sì). Per non parlare dell'età: i problemi che si fa la gente sono innumerevoli...
[quote="Rob";p=55191]2. Questo sarebbe un saggio consiglio? Ne ho uno io per l'autore del testo: cambia mestiere.[/quote]
Più che saggio. Ovviamente "amici" e "depressi" vanno intesi in senso lato, come ho scritto in precedenza: gli amici sono le persone di cui ci circondiamo e i depressi non sono gli affetti da depressione clinica. Ho avuto ben 3 amiche depresse, non in senso lato, ma in senso stretto; una è diventata anoressica, le altre sono andate in terapia per un certo tempo (una per più tempo, l'altra per meno) ed hanno assunto ansiolitici e/o gocce per dormire. La maggior parte dei loro presunti amici in quel periodo le ha allontanate, ma hanno sempre potuto contare su di me per uno sfogo, per un aiuto pratico, per la compagnia,... per ogni cosa. Loro lo sanno bene e se ne ricorderanno per sempre, comunque vadano le cose in futuro.
Gli amici depressi da allontanare sono quelli che non stanno in cura per una forma di depressione, né quelli che stanno passando un "periodo no", ma coloro che (come ho scritto) pensano solo ai propri bisogni e problemi e si fanno vivi solo quando hanno bisogno; sono le persone che se stanno bene trovano sempre qualcosa di cui lamentarsi e se stai bene tu fanno di tutto (più o meno consciamente) per rovinarti la vita e se non ci riescono evitano di starti vicino perché sono invidiose. Se lo fanno consciamente sono persone che non meritano di essere nemmeno pensate come amiche, ma se lo fanno inconsciamente (per un problema di carattere o educazione) allora vanno prima rese consapevoli dei fatti e, se non serve, allontanate. Mi è capitato varie volte di avere a che fare con persone che per un certo periodo si sono mostrate in un modo e poi, anche dopo anni, hanno mostrato il loro vero modo di essere; le ho allontanate tutte, tranne una che mi sta vicina per una scelta non mia. Ti assicuro che doverla frequentare (quando necessario) rende depressa (sempre in senso lato) anche me: dalla vita ha la maggior parte delle cose che chiunque vorrebbe, da quelle materiali alle altre (fidanzato con cui convive, casa nuova a lei intestata dalla madre, lavora e anche il suo fidanzato, ha gli animali domestici che desidera, si fa varie vacanze all'anno, compra un sacco di oggetti costosi per lei stessa, riceve regali costosi,...), ma sta sempre a lamentarsi e a fare confronti con chi ha quello che lei vuole.
[quote="Rob";p=55191]4. Apprezzare le piccole cose è un bene, ma questo implica anche cogliere le piccole cose negative.[/quote]
E' un effetto collaterale inevitabile. Ma meglio riuscire ad apprezzare le piccole cose cogliendo anche le piccole cose negative che non apprezzare le piccole cose e non cogliere nemmeno quelle negative; l'ignoranza (nel senso di ignorare le cose) non sempre è "beata", anzi...
[quote="Rob";p=55191]5. Rido se mi viene da ridere, che discorsi sono?[/quote]
Logico che si ride quando viene da ridere: se no la risata sarebbe finta e non avrebbe effetti benefici sulla salute. Però se si hanno poche occasioni per ridere, perché non cercarle?
Se si vive come degli eremiti l'unica possibilità di ridere è guardare qualcosa di divertente in TV, o leggere un libro che fa ridere, o sentire alla radio cose divertenti: in tal caso è bene cercare queste occasioni di risate, visto che ridere fa bene alla salute.
Se si vive in mezzo alla gente è bene passare più tempo possibile con le persone che ci fanno ridere: quelle "musone" (tipo la persona descritta poco sopra) è meglio evitarle.
[quote="Rob";p=55191]6. Quali sono le alternative a superare? Il suicidio?[/quote]
L'alternativa è suggerita da ciò che è scritto tra parentesi: smettere di vivere, che non va inteso necessariamente con suicidarsi, ma con non vivere attivamente, lasciarsi andare, passare le giornate a deprimersi (non necessariamente giungendo alla depressione clinica) senza fare niente per superare il "momento no". Conosco varie persone che fanno così: ti assicuro che non è bello viverci vicino e nemmeno stare con loro poco tempo.
[quote="Rob";p=55191]9. E se sono depresse?[/quote]
L'Amore è incondizionato: se si Ama qualcuno lo si fa nonostante la depressione, che sia clinica o in senso lato. Gli "amici depressi" in senso lato non si amano, gli Amici depressi clinicamente si Amano, così come i familiari. Ogni tanto fa bene sentirsi dire "Ti Amo" o anche solo "Ti voglio bene", ma spesso si affida la manifestazione dei propri sentimenti ai fatti più che le parole; certo, l'importante è far capire quello che si prova, ma riuscire a dirlo farebbe bene a noi stessi e agli altri.