Giusto negare i funerali agli assassini?
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Secondo voi,vi sembra giusto negare i funerali agli assassini?
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Penso di no. Chiaramente in questo caso non c'è proprio nulla da omaggiare con una cerimonia, però se i familiari e/o amici nonostante tutto desiderano porgere l'ultimo saluto alla persona scomparsa perché negarglielo?
PS: ho aggiunto un piccolo sondaggio!
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Grazie, lo volevo fare io ma non essendo pratico ho solo posto la domanda...Rob ha scritto: PS: ho aggiunto un piccolo sondaggio!
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Anche secondo me, No. Pur avendo commesso un reato gravissimo restano sempre persone.
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Ho votato ieri sera, ma andavo di fretta e non sarei riuscita a sintetizzare il mio punto di vista.
Come voi ho votato "No", ma per motivi un po' diversi...
Non conosco gli usi degli altri Paesi del Mondo: ognuno celebra il rito per motivi diversi legati alle tradizioni e alla cultura del popolo.
In Italia (e non solo) il funerale non ha il solo scopo di tessere le lodi del defunto (spesso anche quando ne ha davvero poche) e di stare vicino ai familiari che, nella maggior parte dei casi, soffrono comunque per la perdita: il funerale da noi ha una valenza religiosa. Anche chi non è credente, quando si ha a che fare con la morte preferisce "cautelarsi", o lo decidono i familiari per lui. Ho assistito al funerale di un uomo che nella sua vita è stato in Chiesa solo il giorno del matrimonio del figlio (lui si era sposato in Comune): la cerimonia è stata celebrata con rito cattolico, perché il figlio (credente praticante) voleva affidare l'anima del padre a Dio. L'uomo era davvero una bravissima persona: ha sofferto molto nella vita, ma aveva sempre una parola di conforto e un sorriso per tutti, quindi il figlio sperava che Dio lo perdonasse per la vita condotta all'insegna dell'ateismo.
In questo caso non si trattava di un assassino, ma comunque di qualcuno che Dante non avrebbe di certo collocato nel Paradiso: per i cattolici l'anima di qualsiasi peccatore (che sia il peccato veniale o no) deve essere affidata a Dio attraverso il rito funebre e starà a Lui condannare o assolvere.
Per questo motivo, secondo me, è stato un errore vietare la celebrazione religiosa dei funerali di Piergiorgio Welbi, nonostante abbia deciso di suicidarsi: anche coloro che si suicidano hanno un posto nella Divina Commedia e il "giudizio", per la religione cattolica, non spetta agli uomini...![boh :boh:](./images/smilies/boh.gif)
Come voi ho votato "No", ma per motivi un po' diversi...
Non conosco gli usi degli altri Paesi del Mondo: ognuno celebra il rito per motivi diversi legati alle tradizioni e alla cultura del popolo.
In Italia (e non solo) il funerale non ha il solo scopo di tessere le lodi del defunto (spesso anche quando ne ha davvero poche) e di stare vicino ai familiari che, nella maggior parte dei casi, soffrono comunque per la perdita: il funerale da noi ha una valenza religiosa. Anche chi non è credente, quando si ha a che fare con la morte preferisce "cautelarsi", o lo decidono i familiari per lui. Ho assistito al funerale di un uomo che nella sua vita è stato in Chiesa solo il giorno del matrimonio del figlio (lui si era sposato in Comune): la cerimonia è stata celebrata con rito cattolico, perché il figlio (credente praticante) voleva affidare l'anima del padre a Dio. L'uomo era davvero una bravissima persona: ha sofferto molto nella vita, ma aveva sempre una parola di conforto e un sorriso per tutti, quindi il figlio sperava che Dio lo perdonasse per la vita condotta all'insegna dell'ateismo.
In questo caso non si trattava di un assassino, ma comunque di qualcuno che Dante non avrebbe di certo collocato nel Paradiso: per i cattolici l'anima di qualsiasi peccatore (che sia il peccato veniale o no) deve essere affidata a Dio attraverso il rito funebre e starà a Lui condannare o assolvere.
Per questo motivo, secondo me, è stato un errore vietare la celebrazione religiosa dei funerali di Piergiorgio Welbi, nonostante abbia deciso di suicidarsi: anche coloro che si suicidano hanno un posto nella Divina Commedia e il "giudizio", per la religione cattolica, non spetta agli uomini...
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