Il primo raduno degli iscritti milanesi è avvenuto mercoledì 22 ottobre dalle ore 20.00 alle 4.00 alla discoteca LimeLight e i partecipanti sono stati migliaia.
Il Centro Wiesenthal contro Facebook: "Via i gruppi nazisti dal network".
Il Centro Simon Wiesenthal ha inviato una lettera di protesta al fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, per la presenza di blog anti-rom sul famoso sito di social network, creati da sette gruppi neofascisti italiani che sfruttano così questi nuovi mezzi per fare propaganda razzista. Facebook ha assicurato la rimozione dei blog razzisti, ma fino a due giorni fa (quando i responsabili di Facebook assicuravano di averli espulsi dal sito) continuavano gli appuntamenti online con slogan come "Rendiamo utili gli zingari: trasformiamoli in benzina verde" oppure "Facciamo collaudare agli zingari le camere a gas". Solo nel gruppo più numeroso ci sono oltre 2 mila iscritti.
La notizia su LaStampa
Facebook supera MySpace nella classifica dei social network
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Oggi ho letto questa notizia al Tg Com (fonte), ne riporto un pezzo...
Facebook distrae troppo, oscurato
Le aziende dichiarano guerra a Facebook. A qualche mese dal boom italiano, il più famoso social network al mondo è stato infatti oscurato in alcuni uffici perché distrae i dipendenti. Poste Italiane ha negato completamente l'accesso al sito, Regione Lombardia e Veneto meditano interventi simili, al Comune di Napoli invece il portale può essere visitato soltanto un'ora al giorno, suddivisa in frazioni di dieci minuti l'una.
Per evitare le distrazioni di Facebook, le aziende hanno fatto installare dei filtri in grado di bloccare l'accesso al social network e di evitare ogni interazione con gli altri utenti presenti sul portale. Del resto, i dati parlano chiaro. Al gruppo "Cazzeggio al lavoro su Facebook" si sono iscritti quasi cinquemila utenti, ma gli aficionados del sito che ogni giorno si collegano dall'ufficio sono centinaia di migliaia.
Dopo essersi registrati, infatti, è impossibile resistere alla tentazione di cercare vecchi amici o amori e di sapere che fine hanno fatto. Farsi prendere dal "gioco" è molto semplice e presto ci si ritrova seduti alla scrivania dell'ufficio a scambiare messaggi con un vecchio compagno di scuola, un parente lontano o a fissare un appuntamento con un amico per la serata. I minuti collegati a Facebook poi diventano ore, e tutto a discapito dell'attenzione e della produttività in azienda. Finché i responsabili non decidono di dire basta e di oscurare l'accesso al portale....
In effetti è vero..sono iscritta a Fecbook ma come ogni cosa non bisogna abusarne...
[Rob] inserito il link alla fonte
Facebook distrae troppo, oscurato
Le aziende dichiarano guerra a Facebook. A qualche mese dal boom italiano, il più famoso social network al mondo è stato infatti oscurato in alcuni uffici perché distrae i dipendenti. Poste Italiane ha negato completamente l'accesso al sito, Regione Lombardia e Veneto meditano interventi simili, al Comune di Napoli invece il portale può essere visitato soltanto un'ora al giorno, suddivisa in frazioni di dieci minuti l'una.
Per evitare le distrazioni di Facebook, le aziende hanno fatto installare dei filtri in grado di bloccare l'accesso al social network e di evitare ogni interazione con gli altri utenti presenti sul portale. Del resto, i dati parlano chiaro. Al gruppo "Cazzeggio al lavoro su Facebook" si sono iscritti quasi cinquemila utenti, ma gli aficionados del sito che ogni giorno si collegano dall'ufficio sono centinaia di migliaia.
Dopo essersi registrati, infatti, è impossibile resistere alla tentazione di cercare vecchi amici o amori e di sapere che fine hanno fatto. Farsi prendere dal "gioco" è molto semplice e presto ci si ritrova seduti alla scrivania dell'ufficio a scambiare messaggi con un vecchio compagno di scuola, un parente lontano o a fissare un appuntamento con un amico per la serata. I minuti collegati a Facebook poi diventano ore, e tutto a discapito dell'attenzione e della produttività in azienda. Finché i responsabili non decidono di dire basta e di oscurare l'accesso al portale....
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Non bastano gli Amici a chiedere "Ancora non sei su Facebook?" nonostante la risposta sia sempre "Non mi va di perdere tempo con i social network", ora pure i perfetti sconosciuti domandano "Sei su Facebook?" ancora prima di sapere il tuo nome.
In passato, quando ci si trovava a parlare con qualcuno che non si conosceva, la prima cosa che si diceva era "Io sono XXX, piacere di conoscerti" e ci si aspettava una risposta che consentisse di conoscere il nome dell'interlocutore: bastava il nome per sapere con chi si stava parlando, invece adesso si vuole sapere se "sei su Facebook".
In passato, quando ci si trovava a parlare con qualcuno che non si conosceva, la prima cosa che si diceva era "Io sono XXX, piacere di conoscerti" e ci si aspettava una risposta che consentisse di conoscere il nome dell'interlocutore: bastava il nome per sapere con chi si stava parlando, invece adesso si vuole sapere se "sei su Facebook".
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Bhè prima di facebook succedeva la stessa cosa con msn...almeno a me chiedevano sempre mi dai il contatto messenger? io non sapevo neanche cosa fosseFenice ha scritto: bastava il nome per sapere con chi si stava parlando, invece adesso si vuole sapere se "sei su Facebook".
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Certo, anche a me, ma non prima di sapere il mio nome: era uno dei tanti "dati", come il numero di cellulare (o di telefono, prima della diffusione dei cellulari), che venivano chiesti durante o alla fine della conversazione. Ora si inizia subito con "Ciao, sei su Facebook?".