Sicurezza alimentare - Siamo proprio sicuri?
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Ah pensa un pò non sapevo che esistessero già da due anni!!! Comunque io risolvo il problema,non mi interessano i distributori di latte anche perchè qui da noi non ci sono!
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Considerando che non si può stare tranquilli nemmeno con il latte confezionato... il problema non è del tutto risolto.
Inoltre resta la questione derivati (formaggi, yogurt, ecc.): Galbani e, ora, Parmigiano reggiano insegnano...
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io il latte lo prendo tutte le mattine e anche yogurt, i formaggi no, quindi mi salvo a metà. ormai sono del parere che qui ci fregano tutti, non solo dalla cina, che fanno entrare le peggio cose ma anche da tutti gli altri per raggioni economiche...
penso che per i controlli ci servirebbe almeno metà popolazione italiana
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Ho appena sentito al TG che la Guardia di Finanza di Pisa ha sequestrato più di 250000 confezioni di generi alimentari scaduti (circa 89 tonnellate di merce) che venivano rietichettati con altra data di scadenza e messi di nuovo in commercio. Tra questi prodotti ci sono: olio,pelati, cibi sottolio e sottaceto, biscotti, merendine, marmellate e dolciumi vari.
L'indagine è stata diretta dalla Procura della Repubblica di Pisa e ha avuto inizio nel gennaio 2008: i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pisa, nel corso di servizi volti al controllo economico del territorio, hanno notato i comportamenti sospetti di 3 soggetti, intenti a svolgere un'attività economica all'interno di un capannone nella zona di Crespina (PI), località Ceppaiano. Durante la perquisizione del capannone i militari hanno scoperto 3 persone intente a cancellare le date dalle confezioni dei prodotti alimentari scaduti usando appositi solventi.
In seguito agli ulteriori accertamenti sulla documentazione acquisita alle indagini, sono stati scoperti altri due magazzini di stoccaggio della merce scaduta nelle Province di Cremona e di Brescia, dove sono stati rispettivamente sottoposti a sequestro 3.948 prodotti alimentari scaduti (di cui 1.272 vasetti di caviale scaduto) e oltre 48mila confezioni scadute di alimenti di vario genere (legumi, verdure grigliate, pasta all'uovo, ciliegine, pomodori, ecc.) destinati alla successiva reimmissione nell'ordinario circuito di vendita.
La notizia su HelpConsumatori
L'indagine è stata diretta dalla Procura della Repubblica di Pisa e ha avuto inizio nel gennaio 2008: i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pisa, nel corso di servizi volti al controllo economico del territorio, hanno notato i comportamenti sospetti di 3 soggetti, intenti a svolgere un'attività economica all'interno di un capannone nella zona di Crespina (PI), località Ceppaiano. Durante la perquisizione del capannone i militari hanno scoperto 3 persone intente a cancellare le date dalle confezioni dei prodotti alimentari scaduti usando appositi solventi.
In seguito agli ulteriori accertamenti sulla documentazione acquisita alle indagini, sono stati scoperti altri due magazzini di stoccaggio della merce scaduta nelle Province di Cremona e di Brescia, dove sono stati rispettivamente sottoposti a sequestro 3.948 prodotti alimentari scaduti (di cui 1.272 vasetti di caviale scaduto) e oltre 48mila confezioni scadute di alimenti di vario genere (legumi, verdure grigliate, pasta all'uovo, ciliegine, pomodori, ecc.) destinati alla successiva reimmissione nell'ordinario circuito di vendita.
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Il mio "sesto senso" colpisce ancora ...
Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha annunciato: E' allo studio la possibilità di emanare un'ordinanza per sospendere la distribuzione di latte crudo fino a quando non ci sarà un adeguamento dell'informazione per la salute nella quale sia chiaro che il latte crudo va consumato solo dopo la bollitura.
Sono al momento nove (sei nel 2008 e tre nel 2007) i casi della grave malattia renale provocata nei bambini dal batterio Escherichia coli O157 "collegati" al consumo di latte crudo. Sono fra 30 e 40 l'anno i casi segnalati all'Istituto Superiore di Sanità della malattia, chiamata sindrome emolitica uremica e che si manifesta con una grave insufficienza renale che rende necessaria la dialisi. Di questi, sei nel 2008 e tre nel 2007 hanno "una probabile correlazione con il consumo di latte crudo", ha detto il direttore generale della Sicurezza alimentare e nutrizione del ministero della Salute, Silvio Borrello.
Consumo di latte crudo in Italia a rischio di infezione causata dal batterio Escherichia coli O157: lo rileva una circolare del ministero del Welfare. La circolare, del dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria, nutrizione e sicurezza degli alimenti e dalla direzione generale della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione, si riferisce a segnalazioni di ''casi umani'' di infezione da E. coli O157 ''associate al consumo di latte crudo''. Dai controlli eseguiti nelle aziende di produzione, prosegue la circolare, ''sono state riscontrate diverse positivita' per E. coli O157 sia nel latte crudo, destinato come tale al consumo umano, sia nelle feci degli animali produttori''.
Nel frattempo sono pervenute al ministero alcune richieste sulla possibilità di riammettere ''nel circuito del latte crudo'', il latte di animali risultati in passato positivi ai controlli, ''a seguito di successivi campioni risultati negativi''.
Il fenomeno della vendita diretta del latte crudo si è diffuso in Italia fra il 2004 e il 2005, amplificato dai distributori automatici e reso interessante sia dal costo contenuto sia dalla preferenza per gli alimenti natura.
Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha annunciato: E' allo studio la possibilità di emanare un'ordinanza per sospendere la distribuzione di latte crudo fino a quando non ci sarà un adeguamento dell'informazione per la salute nella quale sia chiaro che il latte crudo va consumato solo dopo la bollitura.
Sono al momento nove (sei nel 2008 e tre nel 2007) i casi della grave malattia renale provocata nei bambini dal batterio Escherichia coli O157 "collegati" al consumo di latte crudo. Sono fra 30 e 40 l'anno i casi segnalati all'Istituto Superiore di Sanità della malattia, chiamata sindrome emolitica uremica e che si manifesta con una grave insufficienza renale che rende necessaria la dialisi. Di questi, sei nel 2008 e tre nel 2007 hanno "una probabile correlazione con il consumo di latte crudo", ha detto il direttore generale della Sicurezza alimentare e nutrizione del ministero della Salute, Silvio Borrello.
Consumo di latte crudo in Italia a rischio di infezione causata dal batterio Escherichia coli O157: lo rileva una circolare del ministero del Welfare. La circolare, del dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria, nutrizione e sicurezza degli alimenti e dalla direzione generale della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione, si riferisce a segnalazioni di ''casi umani'' di infezione da E. coli O157 ''associate al consumo di latte crudo''. Dai controlli eseguiti nelle aziende di produzione, prosegue la circolare, ''sono state riscontrate diverse positivita' per E. coli O157 sia nel latte crudo, destinato come tale al consumo umano, sia nelle feci degli animali produttori''.
Nel frattempo sono pervenute al ministero alcune richieste sulla possibilità di riammettere ''nel circuito del latte crudo'', il latte di animali risultati in passato positivi ai controlli, ''a seguito di successivi campioni risultati negativi''.
Il fenomeno della vendita diretta del latte crudo si è diffuso in Italia fra il 2004 e il 2005, amplificato dai distributori automatici e reso interessante sia dal costo contenuto sia dalla preferenza per gli alimenti natura.
- Latte fresco: è il latte pastorizzato, venduto nelle confezioni che si acquistano normalmente al bar o al supermercato. Viene trattato a temperature relativamente basse per un tempo piuttosto breve, sufficiente per uccidere i germi patogeni senza rovinare prodotto, che resta fresco
- Latte a lunga conservazione: viene trattato con il calore in modo più drastico, tanto che può essere consumato nell'arco di sei mesi
- Latte crudo: viene commercializzato così come viene munto, senza alcun trattamento ad eccezione di una filtrazione