Tutto esaurito nelle due serate di spettacolo all'Arena di Verona: circa 30000 persone hanno preso parte all'evento che il resto dell'Italia potrà vedere su Italia 1 a partire da stasera.
Ad aprire è stato
Zucchero con "Wonderful life" seguito da
Irene Grandi con "Wishing upon a star".
La formula è quella della premiazione del disco di platino/multiplatino da parte di un personaggio extra-musicale (per esempio Franco Nero, Aldo, Giovanni e Giacomo, Aida Yespica, Gaia Birmani Amaral), sotto la "guida" di Vanessa Incontrada.
Posto d'onore per i
Sonohra, premiati per il disco record "Liberi da sempre", rappresentato da un brano in inglese, a testimonianza della vocazione internazionale del duo. I fratelli Luca e Diego Fainello ricevono il premio dell'Arena Extra-Fondazione Arena dalle mani dell'assessore Mimma Perbellini e della bella Laura Barriales, showgirl spagnola come l'Incontrada. Una mossa che ripaga i Sonohra, dopo che hanno atteso, l'altra sera, le due di notte per poter suonare nella "loro" Arena.
Curioso il siparietto successivo con
Antonello Venditti a cui viene chiesto: "L'anno scorso qui in Arena, in concerto, eri esaurito, vero?" dove il doppio senso viene colto subito dal cantautore romano, memore di una serata di giugno 2008 funestata dalla pioggia e dal freddo.
Risate anche per Aldo, Giovanni e Giacomo che gridano prima "Forza Verona!" e poi, per par condicio, "Forza Chievo!".
Notevole
Paolo Nutini, scozzese di origine italiana, unico ospite internazionale dopo la rinuncia di Lenny Kravitz per malattia. L'età media piuttosto alta, per un pubblico da concerto pop, la si nota dagli applausi caldissimi per i veterani
Pooh. I giovanissimi si rifanno con
Marco Carta, sardo come l'attrice che lo premia, Valeria Marini.
Pino Daniele premiato da Giuliana De Sio, a cui succedono
Max Pezzali e
Giovanni Allevi, star del pianoforte che in Arena tornerà il 1° settembre con un concerto sinfonico. Nella notte, poi, le apparizioni di
Mango (un problema tecnico per lui),
Negrita,
Dari,
Lost,
Valerio Scanu,
MiOdio e
Karima. A chiudere, un altro talento veronese,
Filippo Perbellini, con una potente "Disco inferno", hit dance anni '70.
Fonte:
L'Arena