91ª edizione del Giro D’Italia

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Contador re d'Italia
La crono a Pinotti

Lo spagnolo difende la maglia rosa e si aggiudica la 91ª edizione del Giro, aumentando il vantaggio su Riccò. Bruseghin conserva il 3° posto. La crono finale a Pinotti

MILANO, 1 giugno 2008 - Marco Pinotti ha vinto la 21ª e ultima tappa del Giro d’Italia, una cronometro individuale di 28,5 chilometri pianeggianti da Cesano Maderno a Milano. Il bergamasco dell’High Road, 32 anni, ha preceduto di 7” il tedesco Tony Martin, suo compagno di squadra, e di 10” il russo Ignatiev (Tinkoff). Quarto Wiggins a 13”, quinto Van de Velde a 22”. Pinotti, due volte campione italiano della cronometro (2005 e 2007), quattro giorni in rosa al Giro 2007, ha così conquistato il 6° successo in carriera.
LA CLASSIFICA - Il vincitore del 91° Giro d’Italia è Alberto Contador. Lo spagnolo dell’Astana, 25 anni, aveva conquistato l’anno scorso il Tour de France: è la prima maglia gialla in carica che vince il Giro dai tempi di Indurain (1992). Contador si impone nella classifica finale senza aver firmato successi di tappa: era già successo 10 volte, l’ultima nel 2005 con Savoldelli. Secondo è arrivato Riccardo Riccò, vincitore delle tappe di Agrigento e Tivoli: il 24enne modenese della Saunier, partito con 4” di ritardo da Contador nella generale, ha perso 1’53” da Contador e quindi ha chiuso a 1’57” dal vincitore. Sul terzo gradino del podio di Milano è salito Marzio Bruseghin, che ha resistito, per appena due secondi, all’assalto di Franco Pellizotti: il veneto della Lampre ha concluso a 2’54” da Contador, Pellizotti 4° a 2’56”. Quinto Menchov a 3’37”. Sesto Sella, Ottavo Di Luca, decimo Simoni.
I RICORSI - Da 12 anni uno straniero non vinceva il Giro d’Italia: l’ultimo era stato Pavel Tonkov, nel 1996. L’ultimo (e unico) spagnolo a conquistare la corsa rosa era stato Miguel Indurain, vincitore nel 1992 e nel 1993.
[Fonte: Gazzetta]
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Seguo volentieri il Giro, anche se meno assiduamente di un tempo (tempi di Lemond, Bugno, Chiappucci, Indurain, Pantani). Quest'anno si è deciso proprio all'ulima tappa, lo spagnolo ha sofferto molto le ultime salite, in particolare quella del Mortirolo e Aprica dove stava per giocarsi tutti i minuti di vantaggio accumulati.
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Rob ha scritto:Seguo volentieri il Giro, anche se meno assiduamente di un tempo (tempi di Lemond, Bugno, Chiappucci, Indurain, Pantani).
A quei tempi guardavo ancora i cartoni animati. :lingua3: (In realtà li guardo ancora adesso :risata4: )
Seguivo un po’ il ciclismo tra il 1998 e il 2000, “ai tempi” di Gotti, Savoldelli, Simoni, Casagrande,... Ma, in generale, guardare gli altri andare in bicicletta mi annoia :sonno: : preferisco andarci io.
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A me annoiano le cosiddette tappe di "trasferimento" dove il gruppo procede compatto e viste le poche difficoltà del percorso non succede praticamente niente. Discorso diverso invece per le grandi scalate di montagna, che regalano spesso e volentieri molte belle imprese sportive. :sorriso:
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Rob ha scritto:A me annoiano le cosiddette tappe di "trasferimento" dove il gruppo procede compatto e viste le poche difficoltà del percorso non succede praticamente niente.
A me anche la cronometro individuale... :boh: