Ad incidere sulla spesa mensile dei single sono nell'ordine:
- la carne (65 euro)
- l'ortofrutta (61 euro)
- il pane, la pasta e i derivati dai cereali (52 euro)
- il latte, lo yogurt e i formaggi (42 euro)
- le bevande (29 euro)
- il pesce (25 euro)
- lo zucchero e il caffè (24 euro)
- gli oli e i grassi (14 euro)
I giovani single sono anche un segmento di popolazione con uno stile di vita attento a risparmiare tempo a favore del lavoro e soprattutto dello svago, che privilegia il consumo di piatti pronti a più elevato valore aggiunto che incidono maggiormente sulla busta della spesa. (Approfondimenti)
Credo che l'elenco di cui sopra valga sia per i single che per le famiglie: la carne, la frutta e la verdura costano e della pasta molti italiani non riescono a fare a meno (eccomi!

Il caffè... quando ci vuole, ci vuole!

Nel caso dei single ho notato che sono molti coloro che comprano prodotti pronti e costosi: il motivo, com'è scritto da Coldiretti, è il fatto che si trascorre meno tempo a cucinare: un po' perché tra svago e lavoro si tende a stare meno tempo davanti ai fornelli, un po' perché quando si è soli non sempre va di cucinare per uno.
Anche gli sprechi giocano un ruolo importante: ogni volta che vado a trovare amici che vivono da soli trovo cose scadute nel loro frigorifero; sono "fissata" con la scadenza dei cibi e nella scelta delle cose da mangiare guardo prima di tutto questa.