Apre il supermarket Italia
Sei reduci dall'Europeo con le valigie pronte
Il supermercato azzurro è ancora aperto, anche se diversi prodotti sono già stati venduti e, visto l'esito della spedizione europea, sta per scattare il momento di qualche saldo. Dopo il ritorno in patria, qualche nazionale non può permettersi una vacanza a spina totalmente staccata per definire il proprio futuro. Su tutti, Alberto Aquilani, alle prese con un rinnovo difficile con la Roma e concupito in primis dall'Inter. A ruota, un terzetto di attaccanti formato da Di Natale, Quagliarella e Cassano.
I due udinesi sono alla finestra, sanno che, se alla casa madre, arriva l'offerta buona, le valigie sono da fare ancora una volta. Per Totò, protagonista sfortunato a Vienna, sono attese le mosse della Roma, che sembra avere mollato la presa: se il Wolfsburg accetta di riempire quel vuoto tra domanda e offerta pari a un paio di milioni, diventerà l'ennesimo emigrante del nostro calcio. "Quaglia", invece, deve attendere il finale della telenovela Trezeguet in casa Juventus: se Re David parte, Ranieri ha già evidenziato lui come soluzione ideale per la rosa bianconera, giocatore capace di essere alternativa ad Amauri, a Del Piero o addirittura allinearsi a entrambi. La Juventus è anche visibile all'orizzonte di Antonio
Cassano, seduto sulle spiagge di Genova, rinfrancato dal suo buon Europeo e voglioso di un'altra stagione "in" con la Sampdoria. Sa benissimo che il bis dell'ultimo campionato varrà lo sdoganamento verso una grande, con la Signora favorita: ma anche il Milan, Ancelotti permettendo, ci sta facendo più di un pensiero.
Col telefonino magari non bollente, ma certamente acceso convivranno anche Fabio Grosso, che fino al pre-Europeo sembrava destinato al ritorno in Italia (lo ha cercato la Juve: strano che, dopo la bella figura personale, l'interesse si sia raffreddato) e Morgan De Sanctis, molto poco incline a un'altra stagione in panchina a Siviglia. Vorrebbe tornare, situazioni importanti non ce ne sono molte: solo la Lazio, nel caso saltasse ancora una volta l'affaire-Carrizo, potrebbe diventare una prospettiva reale.
Barzagli, Borriello, Amelia e Zambrotta, invece, sono già a posto, il contratto è firmato. Aria nuova, buona magari per scacciare quella più pesante respirata in Austria e Svizzera.
24 giugno 2008
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Calciomercato 2008-2009
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Juve: arriva Pranjic, ipotesi Senna
Altro contatto per Stankovic. Intanto il procuratore di Trezeguet allontana il Barcellona

E' la Juve la squadra più attiva sul mercato. Preso Amauri dal Palermo, da tempo i dirigenti del club bianconero sono alla ricerca di un grande centrocampista da affiancare a Sissoko e di un esterno sinistro di difesa per completare il reparto arretrato. Sempre che non si crei qualche ulteriore ipotesi vantaggiosa (vedi Stankovic) ed il resto della rosa (Trezeguet in testa) venga confermato. Ogni decisione verrà presa con ogni probabilità oggi, al termine del Cda bianconero. TREZEGUET: Sembrava sul punto di lasciare la Juventus, lusingato dalle offerte del Barcellona, ma a sentire il suo procuratore il bomber francese non ha nessuna intenzione di cambiare squadra. ''Vuole restare a Torino - ha rivelato Antonio Caliendo - e anche se i blaugrana insistono per averlo, difficilmente la Juventus si priverà di lui. Non so quanto possa offrire il Barcellona - ha aggiunto il procuratore dell'attaccante transalpino - ma Torino potrebbero prendere in considerazione offerte solo superiori ai 30 milioni di euro. E il giocatore, comunque, non vuole andarsene''.
SENNA: Il matrimonio Juve-Trezeguet, quindi, è destinato a continuare. Potrebbe nascere, invece, quello con Marcos Senna, 31enne centrocampista spagnolo del Villarreal che, anche considerate le difficoltà ad arrivare a uno tra Xabi Alonso e Aquilani, rappresenta una valida alternativa per i bianconeri."Non è un mistero che il giocatore piaccia alla Juventus e in particolare a Claudio Ranieri" - ha dichiarato Josè Manuel Butragueno, agente del giocatore -. "Ranieri lo conosce molto bene e con lui ho parlato circa un mese fa. Da allora però non ho avuto più notizie. Stiamo aspettando...".
STANKOVIC: Il centrocampista serbo nelle ultime ore si è ulteriormente avvicinato alla Juventus. Il suo procuratore, Vinicio Fioranelli, si è infatti incontrato a Torino con la coppia Secco-Blanc e l'accordo tra le due parti è stato raggiunto sulla base di un contratto triennale a 3,2 milioni di euro netti l'anno. Manca il sì dell'Inter che però sembra disposta ad abbassare le sue pretese (da 15 a 10 milioni di euro) per trovare una sistemazione ad un giocatore poco gradito al neo tecnico Mourinho. Stankovic, inzialmente considerata un'alternativa per il ruolo di centrocampista centrale, potrebbe arrivare a Torino come ulteriore rinforzo. Questa, almeno, è stata la speranza di Ranieri che, salvo imprevisti, verrà esaudita.
PRANJIC: Eccolo il nome a sorpresa che la Juve vuole soffiare alla concorrenza in tempi brevissimi. Si tratta di Danijel Pranjic, 26enne esterno sinistro dell'Heerenveen e della nazionale croata. Protagonista di un ottimo europeo con la squadra di Bilic, Pranjic ha superato la concorrenza di Fabio Grosso che il Lione, dopo averlo visto all'opera contro Francia e Spagna, ha deciso di confermare. Il suo costo si aggira sui 6/7 milioni di euro. Il sì della Juve è vicino: "Ok, il prezzo è giusto".
25 giugno 2008
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Altro contatto per Stankovic. Intanto il procuratore di Trezeguet allontana il Barcellona

E' la Juve la squadra più attiva sul mercato. Preso Amauri dal Palermo, da tempo i dirigenti del club bianconero sono alla ricerca di un grande centrocampista da affiancare a Sissoko e di un esterno sinistro di difesa per completare il reparto arretrato. Sempre che non si crei qualche ulteriore ipotesi vantaggiosa (vedi Stankovic) ed il resto della rosa (Trezeguet in testa) venga confermato. Ogni decisione verrà presa con ogni probabilità oggi, al termine del Cda bianconero. TREZEGUET: Sembrava sul punto di lasciare la Juventus, lusingato dalle offerte del Barcellona, ma a sentire il suo procuratore il bomber francese non ha nessuna intenzione di cambiare squadra. ''Vuole restare a Torino - ha rivelato Antonio Caliendo - e anche se i blaugrana insistono per averlo, difficilmente la Juventus si priverà di lui. Non so quanto possa offrire il Barcellona - ha aggiunto il procuratore dell'attaccante transalpino - ma Torino potrebbero prendere in considerazione offerte solo superiori ai 30 milioni di euro. E il giocatore, comunque, non vuole andarsene''.
SENNA: Il matrimonio Juve-Trezeguet, quindi, è destinato a continuare. Potrebbe nascere, invece, quello con Marcos Senna, 31enne centrocampista spagnolo del Villarreal che, anche considerate le difficoltà ad arrivare a uno tra Xabi Alonso e Aquilani, rappresenta una valida alternativa per i bianconeri."Non è un mistero che il giocatore piaccia alla Juventus e in particolare a Claudio Ranieri" - ha dichiarato Josè Manuel Butragueno, agente del giocatore -. "Ranieri lo conosce molto bene e con lui ho parlato circa un mese fa. Da allora però non ho avuto più notizie. Stiamo aspettando...".
STANKOVIC: Il centrocampista serbo nelle ultime ore si è ulteriormente avvicinato alla Juventus. Il suo procuratore, Vinicio Fioranelli, si è infatti incontrato a Torino con la coppia Secco-Blanc e l'accordo tra le due parti è stato raggiunto sulla base di un contratto triennale a 3,2 milioni di euro netti l'anno. Manca il sì dell'Inter che però sembra disposta ad abbassare le sue pretese (da 15 a 10 milioni di euro) per trovare una sistemazione ad un giocatore poco gradito al neo tecnico Mourinho. Stankovic, inzialmente considerata un'alternativa per il ruolo di centrocampista centrale, potrebbe arrivare a Torino come ulteriore rinforzo. Questa, almeno, è stata la speranza di Ranieri che, salvo imprevisti, verrà esaudita.
PRANJIC: Eccolo il nome a sorpresa che la Juve vuole soffiare alla concorrenza in tempi brevissimi. Si tratta di Danijel Pranjic, 26enne esterno sinistro dell'Heerenveen e della nazionale croata. Protagonista di un ottimo europeo con la squadra di Bilic, Pranjic ha superato la concorrenza di Fabio Grosso che il Lione, dopo averlo visto all'opera contro Francia e Spagna, ha deciso di confermare. Il suo costo si aggira sui 6/7 milioni di euro. Il sì della Juve è vicino: "Ok, il prezzo è giusto".
25 giugno 2008
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Ultima modifica di Tecnico il 25/06/2008, 11:46, modificato 1 volta in totale.
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Inter: "E' fatta per Quaresma"
Il portoghese A Bola annuncia l'accordo con il Porto. Le novità su Mancini e Lampard

Mourinho non vuole lo scudetto dell'estate, ma intanto il mercato interista ruota sempre intorno a grandi nomi. Non nuovi, ma comunque grandi. Il quotifiano portoghese A Bola, dopo aver annunciato nei giorni scorsi l'inserimento della Juventus, torna alla carica sul fronte Quaresma, rivelando l'accordo che sembrerebbe praticamente fatto fra i nerazzurri e il Porto.
Frank Lampard intanto si avvicina sempre di più. Questo perché il giocatore ha deciso di accettare la "corte" del tecnico portoghese e in secondo luogo perché il Chelsea è vicinissimo all'accordo col Barcellona per Deco, che per una quindicina di milioni può tranquillamente trasferirsi a Londra. Insomma, si tratta si limare un pochino le distanze e poi il colpo si potrà fare.
Amantino Mancini infine resta il terzo obiettivo per il centrocampo nerazzurro. Nelle prossime ore dovrebbe finalmente andare in scena il secondo faccia a faccia fra Marco Branca e Daniele Pradè. Inter e Roma discuteranno soprattutto di cifre, nodo cruciale, per ora difficile da sciogliere. Moratti offre 10, Sensi chiede 15. Milioni, si intende. Per cui la fumata bianca potrebbe tardare ad arrivare.
25 giugno 2008
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Il portoghese A Bola annuncia l'accordo con il Porto. Le novità su Mancini e Lampard

Mourinho non vuole lo scudetto dell'estate, ma intanto il mercato interista ruota sempre intorno a grandi nomi. Non nuovi, ma comunque grandi. Il quotifiano portoghese A Bola, dopo aver annunciato nei giorni scorsi l'inserimento della Juventus, torna alla carica sul fronte Quaresma, rivelando l'accordo che sembrerebbe praticamente fatto fra i nerazzurri e il Porto.
Frank Lampard intanto si avvicina sempre di più. Questo perché il giocatore ha deciso di accettare la "corte" del tecnico portoghese e in secondo luogo perché il Chelsea è vicinissimo all'accordo col Barcellona per Deco, che per una quindicina di milioni può tranquillamente trasferirsi a Londra. Insomma, si tratta si limare un pochino le distanze e poi il colpo si potrà fare.
Amantino Mancini infine resta il terzo obiettivo per il centrocampo nerazzurro. Nelle prossime ore dovrebbe finalmente andare in scena il secondo faccia a faccia fra Marco Branca e Daniele Pradè. Inter e Roma discuteranno soprattutto di cifre, nodo cruciale, per ora difficile da sciogliere. Moratti offre 10, Sensi chiede 15. Milioni, si intende. Per cui la fumata bianca potrebbe tardare ad arrivare.
25 giugno 2008
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Milan-Adebayor, mancano 5 milioni
Il togolese ha scelto i rossoneri, Wenger aspetta l'ultimo rilancio

Cinque milioni e l'affare si chiude. Con la benedizione di Wenger e per buona pace del Barcellona. Adebayor-Milan è una questione ancora aperta. Anzi, per essere più chiari, riaperta. Ma andiamo con ordine: capitolo Barcellona, quindi. Fino a qualche giorno fa l'attaccante dei Gunners sembrava destinato ai blaugrana, pronti a versare nelle casse dei londinesi 29 milioni di euro. Il giocatore non ha però mai mostrato grande interesse per gli spagnoli e ha al contrario continuato ad aspettare la chiamata del Milan, la cui offerta a Wenger è arrivata a 35 milioni. Offerta formulata però quando ancora l'Arsenal considerava incedibile il giocatore.
Nelle ultime ore le cose sono cambiate moltissimo. Il club londinese ha capito di non poter trattenere l'attaccante e ha quindi deciso di prendere in considerazione le offerte provenienti da Milano. Tanto è bastato ai rossoneri per tornare all'attacco e fissare, per oggi, un incontro con Morabito, l'uomo cui è stata affidato il mandato per trattare in Italia. Secondo quanto trapelato da ambienti vicini all'Arsenal, a 40 milioni si chiude. Cinque milioni in più di quanto fin qui messo sul piatto dal Milan. Che, nel frattempo, non abbandona la pista spagnola che porta a Eto'o (anzi, potrebbe sfruttare l'affare Adebayor per arrivare al camerunense senza difficoltà. Il discorso con il Barcellona sarebbe più o meno questo: vi lasciamo Adebayor in cambio di uno sconto per Eto'o), ma stringe i tempi per il togolese, l'attaccante messo in cima alla lista da Ancelotti. A giorni, a questo punto, la trattativa potrebbe definitivamente sbloccarsi. E, dopo essere tornato possibile, l'affare potrebbe andare in porto.
25 giugno 2008
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Il togolese ha scelto i rossoneri, Wenger aspetta l'ultimo rilancio

Cinque milioni e l'affare si chiude. Con la benedizione di Wenger e per buona pace del Barcellona. Adebayor-Milan è una questione ancora aperta. Anzi, per essere più chiari, riaperta. Ma andiamo con ordine: capitolo Barcellona, quindi. Fino a qualche giorno fa l'attaccante dei Gunners sembrava destinato ai blaugrana, pronti a versare nelle casse dei londinesi 29 milioni di euro. Il giocatore non ha però mai mostrato grande interesse per gli spagnoli e ha al contrario continuato ad aspettare la chiamata del Milan, la cui offerta a Wenger è arrivata a 35 milioni. Offerta formulata però quando ancora l'Arsenal considerava incedibile il giocatore.
Nelle ultime ore le cose sono cambiate moltissimo. Il club londinese ha capito di non poter trattenere l'attaccante e ha quindi deciso di prendere in considerazione le offerte provenienti da Milano. Tanto è bastato ai rossoneri per tornare all'attacco e fissare, per oggi, un incontro con Morabito, l'uomo cui è stata affidato il mandato per trattare in Italia. Secondo quanto trapelato da ambienti vicini all'Arsenal, a 40 milioni si chiude. Cinque milioni in più di quanto fin qui messo sul piatto dal Milan. Che, nel frattempo, non abbandona la pista spagnola che porta a Eto'o (anzi, potrebbe sfruttare l'affare Adebayor per arrivare al camerunense senza difficoltà. Il discorso con il Barcellona sarebbe più o meno questo: vi lasciamo Adebayor in cambio di uno sconto per Eto'o), ma stringe i tempi per il togolese, l'attaccante messo in cima alla lista da Ancelotti. A giorni, a questo punto, la trattativa potrebbe definitivamente sbloccarsi. E, dopo essere tornato possibile, l'affare potrebbe andare in porto.
25 giugno 2008
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Che mercato sarà? Ci saranno trasferimenti bomba? Com'è messo il calcio italiano rispetto a quello delle altre nazioni? Sono tutte domande che l'appassionato di calcio si pone quando finiscono i campionati e si attende la ripresa dell'avventura della stagione successiva. Abbiamo chiesto di analizzare movimenti, possibilità e situazioni contingenti del mercato a Claudio Pasqualin, uno degli agenti più quotati sul mercato, già procuratore di Alex Del Piero (ora assistito dal fratello) ed attualmente pronto a seguire le vicende di elementi in prima linea - insieme ai soci Andrea D'Amico e Luca Pasqualin, suo figlio - come Sebastian Giovinco, Gennaro Gattuso, Francesco Toldo, Massimo Donati e Samuele Dalla Bona.
Salve Pasqualin, si aspetta un periodo di trattative ferventi? "Credo che di cose interessanti ne capiteranno - ci ha risposto in Esclusiva per Goal.com - Le società italiane, come noto, stanno vivendo un periodo di crisi abbastanza chiara a livello economico. Ed è per questo che, per costruire ed adattare i propri organici, devono sviluppare... la fantasia. E poi, lo sappiamo tutti: negli ultimissimi giorni di mercato certe situazioni impazzano...".
La disponibilità economica delle squadre sarà più o meno grande rispetto al passato? "Più bassa, sicuramente".
Perché? "Perché diciamo che negli anni passati eravamo stati tutti un po' ottimisti, pensando che la crisi fosse arrivata al culmine. Ci sbagliavamo: in Italia, adesso, si è toccato il picco più alto. E' un fenomeno che si sta propagando da almeno cinque anni, credevamo che la tendenza potesse abbattersi in quattro-cinque anni, invece quello che ci porta ad ipotizzare che la caduta si fermi qui è semplicemente... la speranza".
In quali campionati si spenderà di più? "Penso in Spagna, perché tutti conoscono le situazioni favorevoli della Liga a livello fiscale rispetto alla Serie A o alla Bundesliga. Poi, ovviamente, si spenderà in Premier League, come sempre...".
Se lo chiedono in molti: le squadre italiane e spagnole reagiranno al dominio assoluto delle inglesi in Champions? "Probabilmente sì, ma è difficile coprire subito un gap evidente. La Premier League era considerato, fino a poco tempo fa, un torneo interessante a livello di gestione tecnica delle squadre. Ora in Inghilterra sono diventati un esempio anche per quel che riguarda il marketing, la costruzione e lo sfruttamento degli stadi. La vedo dura...".
Secondo lei l'Europeo in corso infulenzerà il mercato? "Sicuramente, come accade sempre. Ma non lo stravolgerà troppo. Tutti i giocatori emersi durante Euro 2008 sono già noti da tempo agli addetti ai lavori".
Nessuna sorpresa, quindi? "Possiamo citarne due: Arda Turan della Turchia ed Andrey Arshavin della Russia. Non ne vedo altri...".
E quale dei campionissimi ha visto accrescere la sua valutazione durante l'Europeo? "Arda è uno di quelli che dopo l'Europeo si attesterà su valori alti, se invece dovessi pensare ad un nome noto dico David Villa della Spagna. Ha segnato molto finora ed è ancora in corsa...".
Ma secondo lei, perché esistono le finestre di mercato? "Voglio essere sincero: per me questa delle finestre di mercato è una situazione anacronistica. Come è superato il fatto che un manager debba inviare una lettera o una e-mail alle squadre per trattare un giocatore. Ci sono due modi per superare questa situazione: aprire il mercato tutto l'anno o tornare al vecchio metodo della chiusura a metà luglio, prima della partenza per i ritiri, coi quindici giorni di novembre per le famose "riparazioni".
Una soluzione "vecchio stampo"... "Mi rendo conto di correre il rischio di passare per nostalgico. Ma prendiamo l'esempio del mercato di gennaio: a cosa serve un mese di trattative? Chi deve apportare correzioni, le faccia nei pochi giorni a novembre, poi si gioca. Non credo che se uno sbaglia in estate, col mercato di gennaio possa evitare la retrocessione".
L'apertura del mercato in finestre estive ed invernali è una situazione vantaggiosa per un agente? "No. Perché un agente guadagna abbastanza al momento della stipula di un contratto pluriennale. E' sbagliata la convinzione di chi pensa che un procuratore abbia interesse nel muovere il più possibile un suo assistito. L'agente lavora per muovere il giocatore che ha un contratto firmato solo se questo si trova nella condizione di dover cambiare aria per varie motivazioni, prima tra tutte quella tecnica".
E per un club? "Come detto prima: puoi provare ad apportare qualche correttivo, specie in inverno. Ma se hai sbagliato a costruire la squadra, è difficile cambiare il destino...".
[Fonte: Goal - 25 giugno 2008]
Salve Pasqualin, si aspetta un periodo di trattative ferventi? "Credo che di cose interessanti ne capiteranno - ci ha risposto in Esclusiva per Goal.com - Le società italiane, come noto, stanno vivendo un periodo di crisi abbastanza chiara a livello economico. Ed è per questo che, per costruire ed adattare i propri organici, devono sviluppare... la fantasia. E poi, lo sappiamo tutti: negli ultimissimi giorni di mercato certe situazioni impazzano...".
La disponibilità economica delle squadre sarà più o meno grande rispetto al passato? "Più bassa, sicuramente".
Perché? "Perché diciamo che negli anni passati eravamo stati tutti un po' ottimisti, pensando che la crisi fosse arrivata al culmine. Ci sbagliavamo: in Italia, adesso, si è toccato il picco più alto. E' un fenomeno che si sta propagando da almeno cinque anni, credevamo che la tendenza potesse abbattersi in quattro-cinque anni, invece quello che ci porta ad ipotizzare che la caduta si fermi qui è semplicemente... la speranza".
In quali campionati si spenderà di più? "Penso in Spagna, perché tutti conoscono le situazioni favorevoli della Liga a livello fiscale rispetto alla Serie A o alla Bundesliga. Poi, ovviamente, si spenderà in Premier League, come sempre...".
Se lo chiedono in molti: le squadre italiane e spagnole reagiranno al dominio assoluto delle inglesi in Champions? "Probabilmente sì, ma è difficile coprire subito un gap evidente. La Premier League era considerato, fino a poco tempo fa, un torneo interessante a livello di gestione tecnica delle squadre. Ora in Inghilterra sono diventati un esempio anche per quel che riguarda il marketing, la costruzione e lo sfruttamento degli stadi. La vedo dura...".
Secondo lei l'Europeo in corso infulenzerà il mercato? "Sicuramente, come accade sempre. Ma non lo stravolgerà troppo. Tutti i giocatori emersi durante Euro 2008 sono già noti da tempo agli addetti ai lavori".
Nessuna sorpresa, quindi? "Possiamo citarne due: Arda Turan della Turchia ed Andrey Arshavin della Russia. Non ne vedo altri...".
E quale dei campionissimi ha visto accrescere la sua valutazione durante l'Europeo? "Arda è uno di quelli che dopo l'Europeo si attesterà su valori alti, se invece dovessi pensare ad un nome noto dico David Villa della Spagna. Ha segnato molto finora ed è ancora in corsa...".
Ma secondo lei, perché esistono le finestre di mercato? "Voglio essere sincero: per me questa delle finestre di mercato è una situazione anacronistica. Come è superato il fatto che un manager debba inviare una lettera o una e-mail alle squadre per trattare un giocatore. Ci sono due modi per superare questa situazione: aprire il mercato tutto l'anno o tornare al vecchio metodo della chiusura a metà luglio, prima della partenza per i ritiri, coi quindici giorni di novembre per le famose "riparazioni".
Una soluzione "vecchio stampo"... "Mi rendo conto di correre il rischio di passare per nostalgico. Ma prendiamo l'esempio del mercato di gennaio: a cosa serve un mese di trattative? Chi deve apportare correzioni, le faccia nei pochi giorni a novembre, poi si gioca. Non credo che se uno sbaglia in estate, col mercato di gennaio possa evitare la retrocessione".
L'apertura del mercato in finestre estive ed invernali è una situazione vantaggiosa per un agente? "No. Perché un agente guadagna abbastanza al momento della stipula di un contratto pluriennale. E' sbagliata la convinzione di chi pensa che un procuratore abbia interesse nel muovere il più possibile un suo assistito. L'agente lavora per muovere il giocatore che ha un contratto firmato solo se questo si trova nella condizione di dover cambiare aria per varie motivazioni, prima tra tutte quella tecnica".
E per un club? "Come detto prima: puoi provare ad apportare qualche correttivo, specie in inverno. Ma se hai sbagliato a costruire la squadra, è difficile cambiare il destino...".
[Fonte: Goal - 25 giugno 2008]