EBay è stata condannata oggi da un tribunale parigino a versare 38,6 milioni di euro di danni e interessi al leader mondiale del lusso LVMH. Ad aver denunciato per contraffazione e vendite illecite il sito di asta on line erano state le griffe del gruppo, Louis Vuitton, Christian Dior Couture e quattro filiali di profumi.
Secondo l’accusa, eBay avrebbe lasciato vendere borse, rossetti, profumi e capi di abbigliamento contraffatti nonostante fosse al corrente che si trattasse di falsi. La sentenza interviene dopo due anni di procedura e l’esame di migliaia di pezzi. Il primo ad ottenere una condanna di eBay per contraffazione era stato all’inizio di giugno Hermes. Il sito, condannato a una multa di 20.000 euro, ha già fatto appello. Anche il numero uno della cosmesi L’Oreal è sceso in campo contro eBay presentando azioni legali in 5 paesi tra cui la Francia.
Un’altra azione legale intentata da Louis Vuitton in Francia dovrebbe arrivare alla sentenza entro la fine dell’anno. EBay, accusata di lassismo nel controllo degli articoli venduti sul suo sito, si difende affermando di avere rafforzato continuamente i controlli a partire dal 2006 e invitando i grandi marchi a «continuare a verificare se i prodotti messi in vendita non siano contraffatti».
Inoltre, malgrado la condanna a pagare 40 milioni di euro di danni ai marchi del gruppo LVMH, il direttore di eBay Europa, Alexandre Menais, ha giudicato «indecente» la sentenza del tribunale francese e ha annunciato che il sito continuerà a vendere gli articoli di quelle marche. La società farà ricorso in appello «nelle prossime ore», ha detto Menais.
[Fonte: LaStampa]
Ebay: multa per vendite di falsi delle griffe
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Il colosso delle aste online eBay si aggiudica la battaglia in tribunale contro Tiffany. eBay non è dunque responsabile per la vendita di prodotti contraffatti effettuata attraverso il sito. Lo ha deciso una corte di New York . Secondo il giudice “il sito di aste online ha adempiuto a tutti gli obblighi legali adottando le dovute precauzioni, mentre i controlli del proprio marchio di fabbrica spettano al titolare del marchio stesso”. Tiffany aveva fatto causa a eBay nel 2004 sostenendo che molti gioielli che venivano spacciati online per originali in realtà erano falsi. Ebay ha commentato la decisione come “una vittoria per i consumatori”. Si tratta della prima vittoria legale per eBay dopo una serie di accuse mosse da grandi società, soprattutto in Europa, che in passato hanno lamentato la vendita di merce contraffatta attraverso il sito. La più famosa gioielleria newyorkese, tuttavia, non ci sta e ha già annunciato che seguirà un ricorso in appello.
[Fonte: LaStampa - 16 luglio 2008]
[Fonte: LaStampa - 16 luglio 2008]