Idroscalo di Milano: sedia elettrica al luna park

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Non so voi, ma io non trovo divertente vedere un manichino in lattice che simula la morte di una persona sulla sedia elettrica. A quanto pare la maggior parte della gente che frequenta il luna park milanese non la pensa come me: in molti hanno pagato 1 € per assistere allo "spettacolo" e nel seguente video potete ascoltare le risate della gente (anche dei bambini... o soprattutto :occhi4: ).
Sedia elettrica all'Idroscalo di Milano
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Oggi su LaRepubblica si legge:
In un luna park di Milano si paga per assistere all´esecuzione di un manichino. Il giostraio: "La gente ne va matta, in pochi giorni ho già recuperato l´investimento".
«Mi auguro che chi ne ha la competenza interrompa quanto prima questo indegno "spettacolo"». E alla fine di una giornata di critiche feroci, l´auspicio del sindaco Letizia Moratti è stato raccolto. Il giostraio che al luna park dell´Idroscalo aveva allestito la simulazione per divertire il pubblico con la finzione della morte, l´ha ritirata. Le parole del sindaco, d´altra parte, erano state pesanti: «Grazie all´intervento pressante del ministro Emma Bonino e all´azione del governo Prodi, l´Italia si è battuta strenuamente contro la pena di morte. Non si può fare una battaglia di questo livello e poi permettere che si giochi con macabre riproduzioni di esecuzioni capitali».
Un giudizio netto, inequivocabile, che testimonia lo sconcerto e il raccapriccio generali di fronte al manichino «giustiziato» in pubblico. «L´esperienza della morte entra nei luna park perché non c´è spazio per la sofferenza e il dolore nella nostra società» è la spiegazione di Stefania Perduca, psicologa dell´Università Vita e Salute-San Raffaele. L´intervento della dottoressa Perduca è pubblicato sul sito della diocesi, dunque ha l´avallo diretto del cardinale Dionigi Tettamanzi.
Da un lato, spiega la psicologa, c´è il naturale desiderio di esorcizzare la morte, peraltro ormai «esclusa da ogni discorso e riflessione esistenziale», dall´altro la novità di una «attrazione meno virtuale delle precedenti: si può toccare e vedere, in un certo senso sono gli stessi spettatori, inserendo la moneta, ad infliggere la pena». Accade perché «in situazioni di divertimento il senso della realtà diventa più debole e, quando non ci si sente pienamente responsabili, ci si ritiene autorizzati a compiere anche azioni moralmente inaccettabili».
È un fatto, tuttavia, che questo macchinario sia in commercio (in America, almeno) e che all´Idroscalo abbia riscosso grande successo. Per don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità, «è il sintomo di una società che offre violenza tutti i giorni e poi vuole anche ridere di questa violenza». Gli fa eco don Gino Rigoldi, fondatore di Comunità nuova: «Viviamo in un tempo in cui il senso degli altri è modesto e viene insegnato ai giovani che siamo circondati da nemici. Crescono i poveri di spirito e la parola sicurezza viene usata come veleno sociale. Gli adulti sono spesso persone negative, che gioiscono se possono giudicare male gli altri».
Le reazioni ieri sono state immediate. Donato Mosella, parlamentare del Pd, si è appellato al ministro dell´Istruzione, Mariastella Gelmini per togliere la finta sedia elettrica. Articolo 21 aveva lanciato una petizione sul sito, tra i primi firmatari Boosta dei Subsonica. «Pornografia macabra», il commento di Tiziana Maiolo, assessore comunale e fondatrice dell´associazione Nessuno tocchi Caino, il cui responsabile Sergio D´Elia parla di «operazione demenziale, culturalmente devastante, che cancella anni di lavoro si chi si batte contro la pena di morte». Amnesty International ha censurato la «inconsapevolezza colpevole di una grave violazione dei diritti umani».
Soddisfatti il Codacons (dal quale era giunto l´annuncio di un esposto in Procura) e il Moige, che avevano chiesto «l´immediata rimozione della cosiddetta attrazione». Unanime la condanna della politica, dall´assessore provinciale Francesca Corso dei Comunisti italiani («gioco nauseabondo») all´assessore milanese alle Politiche sociali, Mariolina Moioli («vergogna») fino al consigliere comunale leghista Matteo Salvini. Per Salvini, che ieri ha presentato un´interrogazione parlamentare, se non avesse provveduto da sé il giostraio «sarebbe intervenuto qualcun altro».

Pochi minuti fa è stata diffusa la nitizia che il pm Antonio Sangermano, in base all'articolo 725 del codice penale, ha disposto il sequestro dell'attrazione del Luna Park; il proprietario della giostra e' indagato per atti contro la pubblica decenza.
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Fenice ha scritto: Non so voi, ma io non trovo divertente vedere un manichino in lattice che simula la morte di una persona sulla sedia elettrica. A quanto pare la maggior parte della gente che frequenta il luna park milanese non la pensa come me: in molti hanno pagato 1 € per assistere allo "spettacolo" e nel seguente video potete ascoltare le risate della gente (anche dei bambini... o soprattutto :occhi4: ).
E' UN'INDECENZA!!! Fortuna che hanno eliminato l'attrazione...La cosa che più mi fa rabbrividire è come la gente l'abbia trovato divertente...dai video si sentivano le risate di grandi e bambini...che schifo!!!
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Come ho scritto nel post di apertura...
Fenice ha scritto:Non so voi, ma io non trovo divertente vedere un manichino in lattice che simula la morte di una persona sulla sedia elettrica. A quanto pare la maggior parte della gente che frequenta il luna park milanese non la pensa come me: in molti hanno pagato 1 € per assistere allo "spettacolo" e nel seguente video potete ascoltare le risate della gente (anche dei bambini... o soprattutto :occhi4: ).
Evidentemente i tuoi concittadini e i turisti non la pensano allo stesso modo visto che il giostraio ha guadagnato almeno quanto ha investito e in pochi giorni... :occhi4:
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Sono ovviamente d'accordo con voi sull'inopportunità di esibire certe scene in un Luna Park, le polemiche che qui in Italia facciamo sempre per tutto per una volta sono servite a qualcosa! Discorso sicuramente più complesso quello sulla curiosità della gente. Cosa spinge a vedere la simulazione di uno che muore? Era quella scena molto diversa da quelle che ci piace tanto vedere in TV? Sparatorie, investimenti, squartamenti vari. Rispetto alla finzione cinematografica era più realistica da un certo punto di vista (il destinatario della violenza stava a pochi centimetri dallo spettatore) ma meno da un altro (si trattava di un manichino e non di un essere umano).