Sto facendo degli stupidi esercizi di traduzione (a casa da sola e con un esame a breve, non ho di meglio da fare... ah si, sto anche mangiando un quarto di torta gelato!) e ogni tanto mi imbatto in testi interessanti. Adesso stavo pensando a questo...
Ho letto che l'uomo non riesce a stare solo, sente la tristezza e la mancanza di una donna che lo rassereni, che lo rincuori e lo coccoli. Poi vero, ci sono anche "le donne innamorate dell'amore" che proprio non ce la fanno a vivere senza un compagno "di ruolo".
Ma voi che ne pensate, chi ha la meglio meglio?
Chi la scampa in termini di solitudine? Ci sono vecchi studi che dimostrano proprie le debolezze del sesso maschile.
A tal proposito mi viene in mente questa canzone di Gaber: L'uomo non è fatto per stare solo
[flashvideo]http://www.youtube.com/watch?v=Ooddo0KyvHg[/flashvideo]
Uomini, donne e senso di solitudine
chi sa vivere meglio senza l'altro sesso?
-
- Very Important Poster
- Messaggi: 31357
- Iscritto il: 06/01/2008, 14:53
- 16
- Località: Prope Caput Mundi
- Umore:
- Grazie inviati: 1
- Sesso:
Non credo che sia una questione di sesso: dipende in parte dalla predisposizione caratteriale, in parte dall'ambiente in cui si è nati e, soprattutto, cresciuti, in parte dalle abitudini,...
Per carattere a me non piace stare troppo da sola, ma ci sono momenti (soprattutto negli ultimi anni) in cui non vorrei vedere e sentire nessuno per almeno qualche ora: colpa del fatto che sto troppo spesso con i colleghi di lavoro, presenza di solito imposta che alcune volte mi causa la voglia di stare soltanto lontano da loro, altre volte proprio lontana da tutti a leggere qualcosa o a guardare un bel film. Un po' di solitudine per me, ma non per riflettere in solitudine: per dedicarmi alle cose che mi rilassano, che è come dire "per non fare niente" dato che non sono capace a stare senza fare niente. Proprio adesso è uno di quei momenti: dopo una settimana in Sicilia con i colleghi, seguita da 10 giorni in preda a tosse ed affini, una giornata in viaggio per lavoro (ieri), una serata fuori per festeggiare il compleanno di un'Amica e un pranzo in famiglia... quando mio fratello e fidanzata se no sono andati sono stata molto felice e appena mio padre uscirà mi dedicherò ad una bella e solitaria lettura.
Momenti a parte, non sono un tipo solitario: sto bene in mezzo alla gente, ma questo riguarda una solitudine non profonda dato che si può essere soli in mezzo a migliaia di persone. Soprattutto ho bisogno di avere Amici con cui confrontarmi e sfogarmi, ho bisogno di percepire che si fidano di me e che tengono a me proprio come io mi fido e tengo a loro: vale per i maschi e per le femmine, per gli Amici in generale.
Per quel che riguarda il senso di solitudine relativo al rapporto di coppia, fin da ragazzina non smaniavo per essere fidanzata nonostante varie delle mie amiche d'infanzia lo fossero e l'interesse per me da parte di vari ragazzi fosse più o meno manifesto. Poi mi sono fidanzata e da allora lo sono stata praticamente sempre, a parte una breve pausa: coincidenze, non era nulla di dovuto alla mancanza di capacità di stare da sola. All'inizio la lontananza fisica mi causava un senso di solitudine, poi sono maturata e sono cambiate tante cose nella mia vita ed ho imparato ad apprezzare anche i lati positivi della distanza fisica. A qualcuno può sembrare strano se non assurdo, ma per esperienza posso affermare che stando lontano ci si conosce molto meglio che stando sempre appiccicati o anche uscendo spesso insieme: se si è vicini si dà ampio spazio al contatto fisico e poco alle parole, quindi si rischia di sentirsi soli anche avendo la persona che si Ama accanto. Che poi è una delle principali ragioni per cui le storie, anche importanti e lunghe, finiscono: si dialoga meno e il sentimento affievolito da tempo e circostanze non basta più a tenere insieme le persone...
La solitudine vera è una questione mentale e non fisica: se si sta bene con se stessi non ci si sente soli. Se poi il Destino mette sul proprio cammino una persona che ci completa, ben venga: solo se è la persona giusta (almeno al momento) ci rendiamo conto che stiamo meglio in coppia, altrimenti la solitudine diventa una condizione desiderabile...
Per carattere a me non piace stare troppo da sola, ma ci sono momenti (soprattutto negli ultimi anni) in cui non vorrei vedere e sentire nessuno per almeno qualche ora: colpa del fatto che sto troppo spesso con i colleghi di lavoro, presenza di solito imposta che alcune volte mi causa la voglia di stare soltanto lontano da loro, altre volte proprio lontana da tutti a leggere qualcosa o a guardare un bel film. Un po' di solitudine per me, ma non per riflettere in solitudine: per dedicarmi alle cose che mi rilassano, che è come dire "per non fare niente" dato che non sono capace a stare senza fare niente. Proprio adesso è uno di quei momenti: dopo una settimana in Sicilia con i colleghi, seguita da 10 giorni in preda a tosse ed affini, una giornata in viaggio per lavoro (ieri), una serata fuori per festeggiare il compleanno di un'Amica e un pranzo in famiglia... quando mio fratello e fidanzata se no sono andati sono stata molto felice e appena mio padre uscirà mi dedicherò ad una bella e solitaria lettura.
Momenti a parte, non sono un tipo solitario: sto bene in mezzo alla gente, ma questo riguarda una solitudine non profonda dato che si può essere soli in mezzo a migliaia di persone. Soprattutto ho bisogno di avere Amici con cui confrontarmi e sfogarmi, ho bisogno di percepire che si fidano di me e che tengono a me proprio come io mi fido e tengo a loro: vale per i maschi e per le femmine, per gli Amici in generale.
Per quel che riguarda il senso di solitudine relativo al rapporto di coppia, fin da ragazzina non smaniavo per essere fidanzata nonostante varie delle mie amiche d'infanzia lo fossero e l'interesse per me da parte di vari ragazzi fosse più o meno manifesto. Poi mi sono fidanzata e da allora lo sono stata praticamente sempre, a parte una breve pausa: coincidenze, non era nulla di dovuto alla mancanza di capacità di stare da sola. All'inizio la lontananza fisica mi causava un senso di solitudine, poi sono maturata e sono cambiate tante cose nella mia vita ed ho imparato ad apprezzare anche i lati positivi della distanza fisica. A qualcuno può sembrare strano se non assurdo, ma per esperienza posso affermare che stando lontano ci si conosce molto meglio che stando sempre appiccicati o anche uscendo spesso insieme: se si è vicini si dà ampio spazio al contatto fisico e poco alle parole, quindi si rischia di sentirsi soli anche avendo la persona che si Ama accanto. Che poi è una delle principali ragioni per cui le storie, anche importanti e lunghe, finiscono: si dialoga meno e il sentimento affievolito da tempo e circostanze non basta più a tenere insieme le persone...
La solitudine vera è una questione mentale e non fisica: se si sta bene con se stessi non ci si sente soli. Se poi il Destino mette sul proprio cammino una persona che ci completa, ben venga: solo se è la persona giusta (almeno al momento) ci rendiamo conto che stiamo meglio in coppia, altrimenti la solitudine diventa una condizione desiderabile...