A me piace in linea di massima, anche se non è uno dei miei passatempi preferiti. Ultimamente mi dedico poco alla lettura dei libri. Ho una specie di rifiuto post lauream che dovrà in ogni modo prima o poi passare
Mi sto dedicando alla lettura in tedesco dei fumetti di paperino
Vi piace leggere?
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Moltissimo! non rende l'idea di quanto mi piaccia leggere. Se dessero dei premi in denaro per il maggior numero di libri letti o per il maggior tempo trascorso leggendo, state certi che trascorrerei la mia vita leggendo e sopravvivrei grazie ai soldi ottenuti dalle vittorie.
Leggere libri, soprattutto romanzi, è una passione per me, ma devo lavorare per vivere, quindi spesso mi trovo a dover leggere riviste in italiano o in inglese e atti di Congressi o simili: per fortuna leggere, in generale, non è una cosa che mi dispiace fare.
Non so stare senza fare niente, anzi spesso faccio più cose alla volta; nei momenti "morti" (in viaggio tra treni ed aerei, in coda dai medici,...) molte persone amano chiacchierare (al telefono o con chi sta con loro, non necessariamente persone che conoscono), altre giocare con il cellulare,... Potendo scegliere io leggerei ogni volta che posso: non lo faccio, per educazione, solo se viaggio con qualcuno che ha voglia di chiacchierare oppure se ho e-mail e messaggi da leggere a cui non ho risposto per mancanza di tempo.
La mia passione per la lettura è iniziata alle scuole elementati, è cresciuta alle scuole medie inferiori ed è aumentata a dismisura al Liceo Classico, quando ho capito che leggere non serve soltanto a migliorare la conoscenza della grammatica e della sintassi italiana, ad acquisire un'indispensabile capacità di dialogo e a conoscere cose che non conosceremmo mai se non leggessimo, ma anche ad aprire la mente, a guardare le cose da punti di vista diversi, a farsi domande su se stessi e sugli altri,...
Discorso lungo, che chi non ama leggere non solo non porterebbe a termine, ma nemmeno capirebbe.
Aggiungo solo che leggere mi ha fatto diventare quella che sono: ho imparato a non essere timida, a stare bene in mezzo agli altri, ad essere sicura di me, a sostenere i miei punti di vista con convinzione, a cambiare punto di vista dopo aver valutato le cose con attenzione,... ma anche a giudicare in fretta le persone (per poi cambiare opinione in rari casi d'errore) e ad essere molto selettiva nelle Amicizie. Di sicuro non è solo merito/colpa della lettura, ma anche delle circostanze della vita; però l'apertura mentale ottenuta grazie alla lettura mi è stata indispensabile per cambiare in meglio e per spingermi a cercare di migliorare sempre me stessa con continui stimoli e confronti. La cosa, ovviamente, ha dei lati negativi: "beata ignoranza" è un'espressione spesso valida, nel mio caso perché rischio di stancarmi delle cose e di non accontentarmi facilmente. Cosa a cui sto lavorando.
Leggere libri, soprattutto romanzi, è una passione per me, ma devo lavorare per vivere, quindi spesso mi trovo a dover leggere riviste in italiano o in inglese e atti di Congressi o simili: per fortuna leggere, in generale, non è una cosa che mi dispiace fare.
Non so stare senza fare niente, anzi spesso faccio più cose alla volta; nei momenti "morti" (in viaggio tra treni ed aerei, in coda dai medici,...) molte persone amano chiacchierare (al telefono o con chi sta con loro, non necessariamente persone che conoscono), altre giocare con il cellulare,... Potendo scegliere io leggerei ogni volta che posso: non lo faccio, per educazione, solo se viaggio con qualcuno che ha voglia di chiacchierare oppure se ho e-mail e messaggi da leggere a cui non ho risposto per mancanza di tempo.
La mia passione per la lettura è iniziata alle scuole elementati, è cresciuta alle scuole medie inferiori ed è aumentata a dismisura al Liceo Classico, quando ho capito che leggere non serve soltanto a migliorare la conoscenza della grammatica e della sintassi italiana, ad acquisire un'indispensabile capacità di dialogo e a conoscere cose che non conosceremmo mai se non leggessimo, ma anche ad aprire la mente, a guardare le cose da punti di vista diversi, a farsi domande su se stessi e sugli altri,...
Discorso lungo, che chi non ama leggere non solo non porterebbe a termine, ma nemmeno capirebbe.
Aggiungo solo che leggere mi ha fatto diventare quella che sono: ho imparato a non essere timida, a stare bene in mezzo agli altri, ad essere sicura di me, a sostenere i miei punti di vista con convinzione, a cambiare punto di vista dopo aver valutato le cose con attenzione,... ma anche a giudicare in fretta le persone (per poi cambiare opinione in rari casi d'errore) e ad essere molto selettiva nelle Amicizie. Di sicuro non è solo merito/colpa della lettura, ma anche delle circostanze della vita; però l'apertura mentale ottenuta grazie alla lettura mi è stata indispensabile per cambiare in meglio e per spingermi a cercare di migliorare sempre me stessa con continui stimoli e confronti. La cosa, ovviamente, ha dei lati negativi: "beata ignoranza" è un'espressione spesso valida, nel mio caso perché rischio di stancarmi delle cose e di non accontentarmi facilmente. Cosa a cui sto lavorando.