Qualche giorno fa, però, ho deciso di cuocere 3 carciofi che aveva comprato mio padre: erano per mia zia, ma dato che era influenzata non aveva voglia di cucinare... Prima ho pensato di farci la frittata, ma mio padre aveva già scongelato la carne per la cena, così ho deciso di farli in padella.
Come si puliscono i carciofi? Sembra una domanda sciocca, ma se qualche volta vi siete cimentati nella preparazione di un piatto a base di carciofi sapete che per pulire i carciofi ci vogliono alcune accortezze.
Dato che i carciofi tendono ad ossidare in fretta una volta tagliati, la prima cosa da fare è preparare una ciotola con acqua e un limone spremuto: l'acqua acidulata eviterà che i carciofi tagliati si scuriscano in fretta. Altra accortezza: proteggere le mani se non volete che restino macchiate. Potete o bagnarle spesso con il limone oppure usare dei guanti durante la pulitura dei carciofi. Io ho scelto la seconda soluzione.
Le foglie esterne del carciofo sono dure e stoppacciose: prima di tagliarlo vanno eliminate, fino a raggiungere il cuore. A questo punto va tagliata la punta, poi tolto (e messo da parte) il gambo. Quindi si taglia il carciofo in due parti e si elimina la peluria interna: solo dopo queste operazioni si può affettare il carciofo, spesso quanto si vuole.
Il gambo va tagliato (devono restare 8-10 cm al massimo) e pulito esternamente: si può usare il coltello, ma è meglio un pelapatate. Alla fine si taglia a tocchetti e si aggiunge al cuore a spicchi nell'acqua e limone, dove va tenuto fino al momento della cottura.
Io ho cotto i carciofi mettendo un po' d'olio in una padella capiente che li contenesse limitando le sovrapposizioni. Ho fatto cuocere per 40 minuti circa a fiamma media aggiungendo brodo vegetale all'inizio e poi quando si asciugavano troppo.


