complimenti Fenice per l'abbigliamento...
piccolo OT: aspettiamo con trpidante attesa l'estate per la fotoprova del bikini
ma non era il fare un'altra cosa che era come la bicicletta, e cioè che non si scorda mai
Sciare è come andare in bicicletta: non si scorda mai
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Se tu fossi un utente più attivo ed attento avresti visto varie altre mie fotografie in abbigliamento meno da omino della Michelin.
Veniamo al racconto della giornata sciistica. E' iniziata dopo poche ore di sonno non tranquillo: forse inconsciamente ero in ansia...
Alle 7.30 ero pronta per partire alla volta del Sestriere; durante il viaggio ho ammirato il panorama, sempre più innervato. All'arrivo abbiamo fatto il biglietto giornaliero, poi ho noleggiato sci e scarponi (gli altri li avevano): un signore esperto mi ha dato gli sci della giusta altezza e gli scarponi adatti a me. Ho lasciato il documento e pagato 17 euro e... l'avventura è iniziata.
Come ho scitto, la mia preparazione sciistica era quasi nulla e a distanza di alcuni lustri mi era rimasto davvero poco nella memoria. Di sicuro non mi ha aiutato a ricordare mettere gli scarponi e gli sci e salire subito su una seggiovia a 4 posti: non c'ero mai salita e la pista non era per principianti. Sono salita senza problemi (mentre qualcuno è caduto, dato che hanno bloccato la seggiovia mentre stavamo seduti), ma quando è arrivato il momento di scendere... Scena divertentissima, non solo per chi ha assistito, ma soprattutto per me. Ho perso l'equilibrio quasi sedendomi sugli sci; mentre tentavo di tirarmi su con le bacchette, il fratello del mio fidanzato mi ha afferrato per la giacca, impedendomi qualsiasi movimento (non potevo scivolare, né alzarmi); nel frattempo (il tutto è accaduto in pochi secondi) il mio fidanzato voleva darmi una mano, ma non conosceva la pista e non sciava da un po' ed è caduto pure lui. Non so bene come abbia fatto, ma ho visto i suoi sci in aria, lui che faceva una capriola e poi spariva (era tornato in piedi); prima di rialzarsi stava sdraiato su una delle mie bacchette e io ero bloccata con le ginocchia piegate e il sedere quasi sugli sci. La scena non fa ridere raccontata, ma era divertentissima: ho iniziato a ridere nel momento in cui non riuscivo a muovermi tra la giacca trattenuta e la bacchetta bloccata a terra. Anche quando il mio fidanzato si era alzato continuavo a ridere e non riuscivo a sollevarmi (quando rido perdo tutte le forze); mi hanno sollevato il fratello del mio fidanzato e uno sconosciuto che non si è fatto contagiare dalle risate.
A quel punto... ecco la pista di fronte a noi. Ai miei compagni d'avventura sembrava facile, ma io non ricordavo nemmeno più come sciare a spazzaneve e non avevo mai visto una pista così alta.
Hanno tentato di insegnarmi a curvare (le nozioni di qualche lustro fa erano solo teoriche e il mio corpo non riusciva ad applicarle), ma la pista era troppo ripida per me e cadevo quasi ad ogni curva.
Dopo varie cadute, sono arrivata alla fine della pista; siamo passati ad un'altra pista con skilift con piattello: lo avevo già usato, ma ho avuto l'infelice idea di fare prove di curve durante la salita: speravo di fare esercizio prima di giungere su, invece sono caduta. Il mio fidanzato già stava su, ma dietro di me c'era il fratello: mi ha detto di sganciarmi e di togliermi dalla pista di risalita, così mi sono rotolata nella neve fresca. Il fratello del mio fidanzato mi ha raggiunto e... è affondato pure lui nella neve fresca.
Dopo quest'altra disavventura sono subito tornata a fare la fila all'ingresso dello skilift e sopra ho trovato un'altra pista non semplice: di sicuro più semplice della prima, ma ancora troppo difficile per me che non riuscivo a curvare senza cadere quasi sempre. Altra pista, altre cadute, altro arrivo. Erano le 12:40 e ho detto ai miei compagni di (dis)avventura di andare a divertirsi un po' senza di me: dato che ero consapevole della mia incapacità e le loro parole che facevano apparire facile curvare non mi convincevano, ho "sciato" (tra una caduta e l'altra) pianissimo e loro si sono annoiati parecchio.
Li avevo più volte preparati prima che mi convincessero ad accompagnarli, ma credo che non si siano resi conto della situazione...
Il mio fidanzato è rimasto con me e ci siamo dedicati ad una pista baby, dove siamo rimasti fino all'ora di pranzo (14:00 circa) e dopo pranzo prima di andare via (16:20 circa): in quella pista non sono mai caduta per mia incapacità. Ho avuto solo un piccolo incidente alla settima o ottava volta che scendevo (la prima dopo pranzo): una "pirata delle piste", probabilmente incapace quasi quanto me, andava a tutta velocità e non si è spostata osservando ciò che io stavo facendo a valle (zigzagavo per imparare a fare le curve in modo sempre più veloce), come fanno tutti gli sciatori un minimo esperti (pure io, inesperta, lo facevo, soprattutto se vedevo gente con gli istruttori che andava pianissimo), ma ha gridato fortissimo spaventandomi e facendomi capire anche che non si sarebbe fermata. Con la coda dell'occhio l'ho vista arrivare dall'alto al lato sinistro, da cui veniva il grido, e ho cercato di frenare. Purtroppo stavo quasi per curvare e già avevo spostato il peso sulla gamba sinistra: ho capito che non avrei fatto in tempo a frenare e ho solo rallentato buttandomi a terra seduta sugli sci per fermarmi. L'ho evitata per pochi cm (o mm?) e lei ha continuato la sua sfrecciata come se nulla fosse. Il mio fidanzato mi ha dato una mano a rialzarmi e ho proseguito la sciata (ero quasi alla fine della pista). A valle la ragazza non c'era e non l'abbiamo più vista per tutto il tempo. Una vera e propria "pirata delle piste"!
Le due discese seguenti le ho fatte con meno sicurezza, girandomi spesso verso valle; poi siamo rimasti solo io e il mio fidanzato su quella pista: il sole quasi non la illuminava più e alle 16:30 l'impianto avrebbe chiuso. Fino alle 16:20 circa abbiamo sciato in tranquillità: c'erano solo gli esperti che confluivano sulla nostra posta da una che iniziava molto più a monte. Allora mi sono sentita più sicura, ho guardato meno dietro, ho iniziato a sciare più in fretta e ho pure sorpassato il mio fidanzato gridando "arriva Flash!". Non se l'aspettava.
Morale della giornata, ho imparato a curvare senza problemi sulle piste baby, lo skilift ormai era come se facesse parte di me ( ), ho mangiato bene (viewtopic.php?p=31223#p31223) e ho preso un po' di sole (davvero poco, tanto ero coperta!). Giornata piacevole, anche se alle 16:20 uno scarpone mi stava facendo male e non ho sfruttato gli ultimi 10 minuti di apertura delle piste. Quando ho rimesso i moon boot stavo benissimo: per ora va tutto bene, ma oggi... chissà.
Ho scattato anche un po' di fotografie e il mio fidanzato mi ha fatto dei video sullo skilift e mentre sciavamo. Oggi apro un topic in Fotografia digitale e vi mostro qualcosa.
Dopo vari lustri e avendo sciato pochissimo a suo tempo, il mio cervello non ha ricordato molto: forse c'era poco da ricordare, oppure è trascorso troppo tempo. Invece il mio fidanzato, che non sciava da un po', ma sapeva farlo, non ha avuto problemi (a parte la scenetta iniziale ): per lui sciare è stato come andare in bicicletta.
Veniamo al racconto della giornata sciistica. E' iniziata dopo poche ore di sonno non tranquillo: forse inconsciamente ero in ansia...
Alle 7.30 ero pronta per partire alla volta del Sestriere; durante il viaggio ho ammirato il panorama, sempre più innervato. All'arrivo abbiamo fatto il biglietto giornaliero, poi ho noleggiato sci e scarponi (gli altri li avevano): un signore esperto mi ha dato gli sci della giusta altezza e gli scarponi adatti a me. Ho lasciato il documento e pagato 17 euro e... l'avventura è iniziata.
Come ho scitto, la mia preparazione sciistica era quasi nulla e a distanza di alcuni lustri mi era rimasto davvero poco nella memoria. Di sicuro non mi ha aiutato a ricordare mettere gli scarponi e gli sci e salire subito su una seggiovia a 4 posti: non c'ero mai salita e la pista non era per principianti. Sono salita senza problemi (mentre qualcuno è caduto, dato che hanno bloccato la seggiovia mentre stavamo seduti), ma quando è arrivato il momento di scendere... Scena divertentissima, non solo per chi ha assistito, ma soprattutto per me. Ho perso l'equilibrio quasi sedendomi sugli sci; mentre tentavo di tirarmi su con le bacchette, il fratello del mio fidanzato mi ha afferrato per la giacca, impedendomi qualsiasi movimento (non potevo scivolare, né alzarmi); nel frattempo (il tutto è accaduto in pochi secondi) il mio fidanzato voleva darmi una mano, ma non conosceva la pista e non sciava da un po' ed è caduto pure lui. Non so bene come abbia fatto, ma ho visto i suoi sci in aria, lui che faceva una capriola e poi spariva (era tornato in piedi); prima di rialzarsi stava sdraiato su una delle mie bacchette e io ero bloccata con le ginocchia piegate e il sedere quasi sugli sci. La scena non fa ridere raccontata, ma era divertentissima: ho iniziato a ridere nel momento in cui non riuscivo a muovermi tra la giacca trattenuta e la bacchetta bloccata a terra. Anche quando il mio fidanzato si era alzato continuavo a ridere e non riuscivo a sollevarmi (quando rido perdo tutte le forze); mi hanno sollevato il fratello del mio fidanzato e uno sconosciuto che non si è fatto contagiare dalle risate.
A quel punto... ecco la pista di fronte a noi. Ai miei compagni d'avventura sembrava facile, ma io non ricordavo nemmeno più come sciare a spazzaneve e non avevo mai visto una pista così alta.
Hanno tentato di insegnarmi a curvare (le nozioni di qualche lustro fa erano solo teoriche e il mio corpo non riusciva ad applicarle), ma la pista era troppo ripida per me e cadevo quasi ad ogni curva.
Dopo varie cadute, sono arrivata alla fine della pista; siamo passati ad un'altra pista con skilift con piattello: lo avevo già usato, ma ho avuto l'infelice idea di fare prove di curve durante la salita: speravo di fare esercizio prima di giungere su, invece sono caduta. Il mio fidanzato già stava su, ma dietro di me c'era il fratello: mi ha detto di sganciarmi e di togliermi dalla pista di risalita, così mi sono rotolata nella neve fresca. Il fratello del mio fidanzato mi ha raggiunto e... è affondato pure lui nella neve fresca.
Dopo quest'altra disavventura sono subito tornata a fare la fila all'ingresso dello skilift e sopra ho trovato un'altra pista non semplice: di sicuro più semplice della prima, ma ancora troppo difficile per me che non riuscivo a curvare senza cadere quasi sempre. Altra pista, altre cadute, altro arrivo. Erano le 12:40 e ho detto ai miei compagni di (dis)avventura di andare a divertirsi un po' senza di me: dato che ero consapevole della mia incapacità e le loro parole che facevano apparire facile curvare non mi convincevano, ho "sciato" (tra una caduta e l'altra) pianissimo e loro si sono annoiati parecchio.
Li avevo più volte preparati prima che mi convincessero ad accompagnarli, ma credo che non si siano resi conto della situazione...
Il mio fidanzato è rimasto con me e ci siamo dedicati ad una pista baby, dove siamo rimasti fino all'ora di pranzo (14:00 circa) e dopo pranzo prima di andare via (16:20 circa): in quella pista non sono mai caduta per mia incapacità. Ho avuto solo un piccolo incidente alla settima o ottava volta che scendevo (la prima dopo pranzo): una "pirata delle piste", probabilmente incapace quasi quanto me, andava a tutta velocità e non si è spostata osservando ciò che io stavo facendo a valle (zigzagavo per imparare a fare le curve in modo sempre più veloce), come fanno tutti gli sciatori un minimo esperti (pure io, inesperta, lo facevo, soprattutto se vedevo gente con gli istruttori che andava pianissimo), ma ha gridato fortissimo spaventandomi e facendomi capire anche che non si sarebbe fermata. Con la coda dell'occhio l'ho vista arrivare dall'alto al lato sinistro, da cui veniva il grido, e ho cercato di frenare. Purtroppo stavo quasi per curvare e già avevo spostato il peso sulla gamba sinistra: ho capito che non avrei fatto in tempo a frenare e ho solo rallentato buttandomi a terra seduta sugli sci per fermarmi. L'ho evitata per pochi cm (o mm?) e lei ha continuato la sua sfrecciata come se nulla fosse. Il mio fidanzato mi ha dato una mano a rialzarmi e ho proseguito la sciata (ero quasi alla fine della pista). A valle la ragazza non c'era e non l'abbiamo più vista per tutto il tempo. Una vera e propria "pirata delle piste"!
Le due discese seguenti le ho fatte con meno sicurezza, girandomi spesso verso valle; poi siamo rimasti solo io e il mio fidanzato su quella pista: il sole quasi non la illuminava più e alle 16:30 l'impianto avrebbe chiuso. Fino alle 16:20 circa abbiamo sciato in tranquillità: c'erano solo gli esperti che confluivano sulla nostra posta da una che iniziava molto più a monte. Allora mi sono sentita più sicura, ho guardato meno dietro, ho iniziato a sciare più in fretta e ho pure sorpassato il mio fidanzato gridando "arriva Flash!". Non se l'aspettava.
Morale della giornata, ho imparato a curvare senza problemi sulle piste baby, lo skilift ormai era come se facesse parte di me ( ), ho mangiato bene (viewtopic.php?p=31223#p31223) e ho preso un po' di sole (davvero poco, tanto ero coperta!). Giornata piacevole, anche se alle 16:20 uno scarpone mi stava facendo male e non ho sfruttato gli ultimi 10 minuti di apertura delle piste. Quando ho rimesso i moon boot stavo benissimo: per ora va tutto bene, ma oggi... chissà.
Ho scattato anche un po' di fotografie e il mio fidanzato mi ha fatto dei video sullo skilift e mentre sciavamo. Oggi apro un topic in Fotografia digitale e vi mostro qualcosa.
Dopo vari lustri e avendo sciato pochissimo a suo tempo, il mio cervello non ha ricordato molto: forse c'era poco da ricordare, oppure è trascorso troppo tempo. Invece il mio fidanzato, che non sciava da un po', ma sapeva farlo, non ha avuto problemi (a parte la scenetta iniziale ): per lui sciare è stato come andare in bicicletta.
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La descrizione della "pirata" è stata la più bella!
sei stata grande!ottimo lavoro!Fenice ha scritto:Dopo vari lustri e avendo sciato pochissimo a suo tempo, il mio cervello non ha ricordato molto: forse c'era poco da ricordare, oppure è trascorso troppo tempo.
Fenice ha scritto:Invece il mio fidanzato, che non sciava da un po', ma sapeva farlo, non ha avuto problemi (a parte la scenetta iniziale ): per lui sciare è stato come andare in bicicletta.
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Io ho iniziato a ridere qui in ufficio...forse perchè mi è facilissimo immaginarla!!!Fenice ha scritto:La scena non fa ridere raccontata, ma era divertentissima
Lo odio!Fenice ha scritto:skilift con piattello
Sembro io con gli scii paralleli... E' impossibile cambiare direzione agli scii quando prendono velocità almeno per gli inesperti! Io urlavo a tutto spiano "Via di lì, via di lì, via di lì"!Fenice ha scritto:una "pirata delle piste", probabilmente incapace quasi quanto me, andava a tutta velocità e non si è spostata osservando ciò che io stavo facendo a valle
Spoiler
Avete presente Pieraccioni in "Una moglie bellissima" quando è sulla barchetta...? Identica scena, solo sulla montagna!
Questo è quello che conta, al di là delle cadute...e che tu abbia rifatto un pò di pratica! Così potrai tornarci più allenata!Fenice ha scritto:Giornata piacevole
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Giorgia, dov'eri ieri verso le 15:00?Giorgia ha scritto:Sembro io con gli scii paralleli... E' impossibile cambiare direzione agli scii quando prendono velocità almeno per gli inesperti! Io urlavo a tutto spiano "Via di lì, via di lì, via di lì"!Fenice ha scritto:una "pirata delle piste", probabilmente incapace quasi quanto me, andava a tutta velocità e non si è spostata osservando ciò che io stavo facendo a valle
No, non era Giorgia: quella era bionda e con i capelli lisci (raccolti in una coda).
Ho postato un po' di fotografie (viewtopic.php?f=46&t=2872) e aperto un sondaggio: votate, votate, votate,...
A breve posterò anche i link ad un paio di video realizzati in mattinata dal mio fidanzato: vedrete com'ero impedita prima di diventare flash.
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