
Le papille gustative non sono equamente distribuite su tutta la superficie della lingua, ma sono anzi rintracciabili a "chiazze", e in zone ben precise: esse si concentrano sul fondo della lingua, sui suoi bordi e sulla punta, mentre mancano quasi sulla sua parte centrale. La cosiddetta "V linguale", ovvero la forma a V rovesciata riscontrabile verso la parte più interna della lingua, è appunto formata da una gran quantità di papille circonvallate e caliciformi addensate sul fondo dell'organo gustativo. Siccome le papille gustative che si trovano nelle diverse zone sono differenti le une dalle altre, siamo in grado di riconoscere di più o di meno particolari sapori a seconda della posizione in cui il cibo si trova:




In realtà nel 1908 Kikunae Ikeda, professore di chimica all'Università Imperiale di Tokyo ha identificato un quinto sapore fondamentale: l’umami, che in lingua giapponese significa "saporito" e indica per la precisione il sapore di glutammato, che è particolarmente presente in cibi come la carne, il formaggio ed altri alimenti ricchi di proteine.

Per chi volesse saperne di più è possibile scaricare vari file dal sito: http://www.umami.it
E… il piccante?

Pur essendo ghiotta di dolci e amando il salato, pur adorando il pompelmo e bevendo il caffè amaro… se un cibo è piccante di sicuro mi tenta più di ogni altro!
