Gli esami non finiscono mai...

...ma a volte vanno bene!

Di tutto un po': argomenti a tema libero non compresi nelle altre sezioni
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Fenice
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marika ha scritto:Scommetto che Giorgia avrà da ridire...
Ho da ridire pure io.
L'ho raccontato ad un amico Professore (laureato in Geologia) e, dopo aver commentato genericamente le abitudini extrauniversitarie del Professore di Scienza delle Costruzioni (gossip interno :segreto: ), ha detto che i modi sono poco delicati, ma il concetto è che per un Ingegnere è importante conoscere la Scienza delle Costruzioni e se mancano le basi si rischia di far crollare le strutture, mentre chi studia Lettere e Filosofia se commette errori non uccide nessuno.
Avevo capito che cosa intendeva, ma il comportamento del Professore non è giustificato da questo.
Inoltre gli esami universitari servono solo come "base" su cui lavorare una volta entrati nel mondo del lavoro: a meno che non si resti nell'ambito universitario, le conoscenze acquisite servono davvero a poco. Più di un Professore che svolge attività di ricerca mi ha detto che di tutti gli esami sostenuti sono stati utili solo 2-3 nel mondo del lavoro; tutto dipende dal tipo di lavoro che "si sceglie" (visti i tempi, si fa per dire; meglio usare "abbiamo modo") di svolgere. Se gli Ingegneri non hanno conoscenze adeguate di Scienza delle Costruzioni, quando faranno altri esami che presuppongono queste conoscenze si troveranno male e dovranno rimediare; se supereranno anche gli altri esami senza avere adeguate conoscenze, arriverà il momento in cui, per lavorare, dovrammo porre rimedio alle loro precedenti mancanze. Ma il discorso sarebbe lungo e non finirei più...
Per quel che mi riguarda, non ho sostenuto altri esami che presupponessero le conoscenze di Scienza delle Costruzioni: il mio indirizzo di specializzazione non ha nulla a che vedere con la costruzione e il Professore lo sapeva. Ma, anche se volevo diventare un Ingegnere Strutturista, che cosa cambiava se risolvevo un problema in un modo o in un altro, se la soluzione era giusta? :minaccioso: Anche su questo potrei discutere a lungo, ma evito.
A tutto ciò aggiungo che chi studia Lettere e Filosofia può "uccidere" in modo diverso. Ad esempio, se si decide di diventare insegnanti alle scuole elementari o medie o di continuare la carriere universitaria, la propria ignoranza renderà ignoranti coloro a cui si dovrebbe insegnare oppure, se i ragazzi usano la testa, renderà lo studio più difficoltoso per assenza di insegnamenti in classe.

Chiudo scrivendo che essere laureati con il massimo dei voti e in corso non rende le persone più abili nel lavoro di coloro che si sono laureati con voti non eccellenti e hanno impiegato più tempo: capita che chi è bravo nella teoria incontri difficoltà nella "pratica" (una cosa è imparare nozioni su libri e dispense preparati dai Professori o dagli assistenti, un'altra è essere intelligenti e preparati) e, viceversa, che chi si è laureato "a fatica" sia bravissimo a svolgere il proprio lavoro.
Il problema è che, sia che si "esibiscano" curriculum favolosi che no, per trovare lavoro (esame difficilissimo) non basta dimostrare (tramite stage o prove periodiche) di essere bravi nel lavoro, ma serve "avere conscenze"; almeno così è "nel mio mondo" e chi offre il lavoro è il primo ad ammetterlo.
E poi ci si lamenta delle "fughe di cervelli": dopo i numerosi esami nel campo dello studio e nella ricerca del lavoro e vista la situazione italiana... Meglio superare l'esame del cambio di vita e i vari esami a questo legati che cercare di superare un esame (la ricerca del lavoro in Italia) che è chiaramente difficilissimo da superare.

Gli esami non finiscono mai... ma a volte vanno bene! :boh:
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marika
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La cultura ti alza la voce cantava Ligabue...
Ogni sapere ha la sua capacità di edificare e di uccidere se strumentalizzato o se non usato bene.
Fenice ha scritto:che cosa cambiava se risolvevo un problema in un modo o in un altro, se la soluzione era giusta? :minaccioso:
è criticabile,è vero. Ma sai come sono dei professori...fissati a modo loro con qualche strana formula o teoria a cui son affezionati!

Fosse me per me...prenderei altre 10 lauree pur di non ammalarmi a cercare lavoro in questo Paese! :impreca:
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Giorgia
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Fenice ha scritto:Non siete mica a Lettere e Filosofia: voi sarete Ingegneri....
Infatti, alla Sapienza, gli ingegneri vanno periodicamente alla facoltà di lettere per farsi correggere i loro elaborati scritti...che orrori che portano! :azz2: I letterati non ammazzeranno nessuno se sbagliano qualcosa, è vero, ma direi che sono fondamentali tanto quanto gli ingegneri...una frase così scredita il loro lavoro ed è tipica di persone arroganti! :sisi:
marika ha scritto:Scommetto che Giorgia avrà da ridire...

E certo! :impreca:
Fenice ha scritto:chi studia Lettere e Filosofia può "uccidere" in modo diverso. Ad esempio, se si decide di diventare insegnanti alle scuole elementari o medie o di continuare la carriere universitaria, la propria ignoranza renderà ignoranti coloro a cui si dovrebbe insegnare oppure, se i ragazzi usano la testa, renderà lo studio più difficoltoso per assenza di insegnamenti in classe
Esattamente! Non a caso gli esami di linguistica sono quelli più difficili!Sfido io un ingegnere a fare un esame del genere... :ko2: Perciò, ogni facoltà ha i suoi esami difficili...ma se si affrontano con passione si può superare tutto! :felice2:
marika ha scritto: il 30 è arrivato con il professore
Complimentoni! :applauso2: E fossi in te non esiterei a fare la tesi con loro...è raro trovare tanta disponibilità! :ok:
Per quello che mi riguarda ricordo tutti i miei esami...le gioie e le difficoltà di ognuno...sarà che quello che ho studiato non smetterà mai di appassionarmi...
In particolare ho avuto due esami/paradosso: quello di letteratura latina e quello di filologia classica! Dovete sapere che io mi sono diplomata all'ITC (sono ragioniera, cioè! :risata4: ) perciò quelle materie erano un incubo non avendo le basi necessarie per affrontare con leggerezza il loro studio...mi impegnai tantissimo proprio perchè sapevo la mia situazione, e sapevo che i docenti erano persone "imprevedibili" (pazze è più appropriato come termine!)...i ragionieri, infatti, al dipartimento di lettere classiche sono visti malissimo (io fui anche maltrattata da una docente: a suo avviso non dovevo neanche mettere piede in quella facoltà... :perplesso3: )...ma mi rimboccai le maniche e decisi di non farmi mettere i piedi in testa...la docente di letteratura latina conosceva il mio percorso scolastico, perchè avevo dovuto concordare con lei un programma alternativo (in pratica un intero manuale di letteratura latina e interpretare le Satire di Orazio comparandole all'Etica nicomachea di Aristotele... :shock6: )...rimase colpita dal fatto che ero riuscita ad approfondire, a collegare i vari argomenti e ad imparare la storia della letteratura latina in pochi mesi di studio (ma non sapeva quanto avevo studiato! :goccia3: Mi portavo il libro ovunque...!)...mi mise 30 e cominciò a considerare i ragionieri in altra maniera...!Il professore di filologia classica, invece, non sapeva affatto quale scuola avessi frequentato...era il mio ultimo esame..ed io ero l'ultima di una giornata di esami pessimi (aveva bocciato quasi tutti e i pochi ad aver passato l'esame avevano preso voti bassissimi...)...io ero terrorizzata, ero già entrata nell'ottica della bocciatura: avevo studiato tantissimo ma ero pronta a rassegnarmi...Invece non sbagliai una risposta (l'esame durò più di un'ora...un lungo faccia a faccia! :occhi: ): alla fine il professore si congratulò con me e mi disse che gli avevo salvato la giornata...mi mise 30 e commentò: Si vede che lei ha fatto il liceo classico!!!! :shock6: Dopo aver firmato il verbale gli buttai lì: Veramente ho fatto ragioneria! Che soddisfazione!!! Rimase di sasso!!!Mi fece di nuovo i complimenti e io me ne andai tutta soddisfatta...alcune volte gli esami vanno veramente bene!! :felice2:
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Ci sono molti giovani studenti di Ingegneria che mi fanno venire i brividi quando parlano... figiriamoci quando scrivono. :azz2: Ma... mai generalizzare. :occhiolino:
Giorgia ha scritto:Non a caso gli esami di linguistica sono quelli più difficili!Sfido io un ingegnere a fare un esame del genere... :ko2:
Non ti conviene: potresti perdere la sfida... :occhi4:
Giorgia ha scritto:non avendo le basi necessarie per affrontare con leggerezza il loro studio
Pensa io che ho fatto il Liceo classico e studiato Ingegneria: non è stato un inizio piacevole quando il Professore del primo corso (Analisi I) ha saltato la teoria degli integrali passando subito agli esercizi. :goccia3:
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marika
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Io provengo da un liceo linguistico e di letteratua ne ero piena...per me la fatica è stata partire in modo sprint col diritto e con l'economia a scienze politiche!
A ciascuno il suo...e le sue soddisfazioni! :cool: