Avrete notato che sono tutte foto di cui ho già discusso su RobboR. Nelle descrizioni ho scritto:
Prospettiva dei ricordi
Basilica di San Bernardino a L'Aquila prima del terremoto del 2009.
A maggio 2009 ho preso parte al Concorso iFocus La matematica nella vita quotidiana con la fotografia Linee angosciantiscattata il 18 aprile 2009 nella casa di mia nonna in Abruzzo (non molto lontano da L'Aquila). Ad un anno di distanza non posso non ricordare ciò che è accaduto: la casa di mia nonna è tuttora inagibile, molti zii e cugini sono andati via da L'Aquila prendendo case in affitto in zone dell'Abruzzo dove il terremoto non ha seminato morte e fatto danni, il centro della città è irriconoscibile,...
Non vado a L'Aquila dal 2007 e credo che non ci andrò per molto tempo: anche se ho visto la distruzione da video e immagini nel WEB, in TV, sui giornali,… vedere con i propri occhi è un'altra cosa...
Voglio ricordare la città com'era quando da bambina ci giocavo gran parte dell'estate, come quando da adulta passeggiavo e visitavo luoghi ed edifici caratteristici.
Cerchi scintillanti
A maggio 2009 ho preso parte al Concorso iFocus La matematica nella vita quotidiana con la fotografia Linee angosciantiscattata il 18 aprile 2009 nella casa di mia nonna in Abruzzo (non molto lontano da L'Aquila). Ad un anno di distanza non posso non ricordare ciò che è accaduto: la casa di mia nonna è tuttora inagibile, molti zii e cugini sono andati via da L'Aquila prendendo case in affitto in zone dell'Abruzzo dove il terremoto non ha seminato morte e fatto danni, il centro della città è irriconoscibile,...
Non vado a L'Aquila dal 2007 e credo che non ci andrò per molto tempo: anche se ho visto la distruzione da video e immagini nel WEB, in TV, sui giornali,… vedere con i propri occhi è un'altra cosa...
Voglio ricordare la città com'era quando da bambina ci giocavo gran parte dell'estate, come quando da adulta passeggiavo e visitavo luoghi ed edifici caratteristici.
I cerchi scintillanti sono i primi di una lunga serie immortalata pochi minuti dopo la mezzanotte del 1° gennaio 2010, durante i festeggiamenti di Capodanno. Una mia amica si stava divertendo a fare cerchi luminosi, così ho deciso di scattarle una fotografia: non ci aspettavamo l'effetto che vedete e da quel momento ho scattato tante altre foto simili (ma più nitide) a vari amici. Ho messo in Concorso la prima della serie sia perché l'ho scattata senza stare troppo a riflettere (è "spontanea"), sia perché il viso della mia amica non si vede molto (questione di privacy): l'importante è che si vedano le scintillanti geometrie. :)
Rettangolo "ostentato"
Come sapete (da TV, giornali, WEB,...) dal 10 aprile al 23 maggio 2010 a Torino c'è stata l' Ostensione della Sindone. Sono passata nei pressi del Duomo di Torino in varie occasioni e in due di queste sono entrata per curiosare: la folla di gente che sfilava e pregava davanti alla Sindone era tantissima. Non ho fatto il percorso nei giardini reali, ma mi sono limitata ad entrare nel Duomo di Torino e scattare qualche fotografia (senza flash) nei momenti del cambio gruppo (che avveniva ogni 3 minuti).
La Chiesa non ha "competenza scientifica per pronunciarsi su tali questioni". Essa si aspetta dagli scienziati che svolgano le loro ricerche nella massima libertà e che forniscano risposte concrete. Ma, autentico o no, il lenzuolo non è altro che un pezzo di stoffa. E non si adora un pezzo di stoffa, anche se ha avvolto il corpo di Cristo! Se il Papa si inginocchia davanti al lenzuolo, spiega Giovanni Paolo II, è per venerare "l'icona della sofferenza dell'innocente di tutti i tempi", che, vera o falsa, ha un rapporto così "profondo" con il racconto evangelico della passione. I cristiani contemplano il lenzuolo in quanto segno della sofferenza, specchio del Vangelo, immagine dell'amore di Dio. Nient'altro.
La seconda parte dell'ultima descrizione l'ho aggiunta ora, dopo che oggi ho scritto questo.La Chiesa non ha "competenza scientifica per pronunciarsi su tali questioni". Essa si aspetta dagli scienziati che svolgano le loro ricerche nella massima libertà e che forniscano risposte concrete. Ma, autentico o no, il lenzuolo non è altro che un pezzo di stoffa. E non si adora un pezzo di stoffa, anche se ha avvolto il corpo di Cristo! Se il Papa si inginocchia davanti al lenzuolo, spiega Giovanni Paolo II, è per venerare "l'icona della sofferenza dell'innocente di tutti i tempi", che, vera o falsa, ha un rapporto così "profondo" con il racconto evangelico della passione. I cristiani contemplano il lenzuolo in quanto segno della sofferenza, specchio del Vangelo, immagine dell'amore di Dio. Nient'altro.