Calendario di calcio Serie A 2008-2009

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Fenice
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Gli anticipi dell'undicesima giornata di Serie A:
Torino-Palermo: 1-0
Bologna-Roma: 1-1
Totti ha festeggiatpo le 400 presenze in serie A con un goal, ma nel recupero un'autorete di Cicinho regala il pareggio al Bologna. :pianto3:
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Rob
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:omg: che autogol :risata:
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Fenice
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Non solo che autogoal, ma... a quale minuto! :goccia3:
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Terence
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Rob ha scritto: :omg: che autogol :risata:
Davvero un gran bel colpo di testa :risata3: :risata3:
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Ancora e sempre Cruz
Gol al '92, Udinese ko

L'Inter ringrazia ancora Cruz


Suo il gol che punisce l'Udinese


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Ancora Cruz. Se a Cipro in Champions aveva salvato l'Inter da una figuraccia, l'argentino regala ai nerazzurri la vittoria contro l'Udinese con un gol nel recupero. Tanto tatticismo e pochissime emozioni sul terreno di gioco. Nessun sussulto nel primo tempo, si vede qualcosa di più nella ripresa: a una doppia occasione per Floro Flores e Domizzi risponde l'Inter con Ibra e con Zanetti, che prende il palo. Poi ci pensa Cruz, l'uomo della Provvidenza.



LA PARTITA
Mourinho torna al 4-3-3. La grande novità dell'undici nerazzurro è il ritorno in difesa di Samuel, fuori dal derby del 23 dicembre 2007 in seguito a un grave infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L'argentino fa coppia con Cordoba al centro della difesa. A centrocampo Vieira, Cambiasso e Zanetti; nel tridente con Ibrahimovic ci sono Balotelli e Quaresma, con Mancini in panchina. Sul fronte dell'Udinese Marino, che deve fare a meno di Di Natale, opta per Pepe-Quagliarella-Floro Flores. Capitan D'Agostino torna dal 1' dopo aver giocato soltanto l'ultima mezz'ora in Coppa con lo Spartak. Ritmo di gara basso, gran tatticismo da entrambe le parti con i due portieri che non rischiano nulla nei primi 45'. L'Inter fa buon pressing offensivo ma il vizio è sempre lo stesso: quello nerazzurro è un finto tridente perché quando, e lo fa spesso, Ibrahimovic agisce sugli esterni, in area poi non c'è nessuno raccogliere il pallone. Disperso Balotelli, che si fa vedere soltanto a battere gli angoli (insidioso quello al 5', Handanovic respinge coi pugni) e le punizioni (41', tiro 'telefonato'); irritante Quaresma, che insiste con le conclusioni personali quando c'è Ibra posizionato meglio. L'Udinese tiene bene il campo, ci prova coi lanci lunghi a scavalcare il centrocampo dell'Inter o in contropiede: insidioso quello al 13', quando Floro Flores con un tocco strepitoso si libera di Cordoba, la palla viene intercettata da Samuel prima di raggiungere Quagliarella. I friulani protestano per un 'tocco' proibito. I tre bianconeri là davanti fanno comunque grande movimento.

A inizio ripresa Mourinho manda in campo Cruz per Quaresma. E' l'Udinese si rende pericolosa per due volte nel giro di qualche minuto, prima con Floro Flores (salva Julio Cesar) e poi con un colpo di testa di Domizzi (alto sulla traversa). Al 59' l'Inter risponde con una doppia opportunità ma Handanovic è bravo a opporsi a Ibrahimovic e Balotelli. Gli uomini di Marino accusano la fatica e non riescono più a uscire dalla propria metà campo palla al piede, con l'Inter che attua un forcing ininterrotto ma anche disordinato. Cordoba commette un fallaccio a rischio 'rosso'. All'88' capitan Zanetti colpisce il palo. Quando tutto sembra indirizzato sullo 0-0, ecco il solito Cruz che batte di testa Handanovic e regala i tre punti a Mourinho. Chissà se prima o poi si convince a metterlo dentro subito...

LE PAGELLE

Cruz 7 - Che dire: per l'attaccante argentino non esistono più aggettivi. Viene messo fuori per 'indisciplina tecnica', torna e segna due gol pesanti come macigni, prima in Coppa e poi in campionato. Mai una polemica, mai una parola fuori posto: lui entra, segna e bacia la fede. Da applausi.

Floro Flores 6,5 - Vince il ballottaggio con Sanchez in attacco e dà ragione a mister Marino. Grande velocità di gambe e il fatto che Maicon faccia fatica a stargli dietro è molto indicativo. Unisce la qualità alla sostanza. Pregevole il tocco a liberarsi di Cordoba nel primo tempo.

D'Agostino 6,5 - Il capitano bianconero gioca con un'incredibile tranquillità, sia in fase difensiva che offensiva. Smista palloni con ordine: è la mente di questa squadra.

Ibrahimovic 6 - Il voto sufficiente è di stima. Lo svedese è stanco e lo si vede quando sbaglia controlli di palla facili facili per un fenomeno come lui. Non dimentichiamo però che si danna come un matto per tutto il fronte d'attacco (a differenza dei suoi compagni di reparto...) e solo Cruz riesce a toglierlo da una situazione di infinita solitudine. Ha bisogno di riposo.

Quaresma 4 - Si era visto qualche segno di miglioramento ma era un'illusione, almeno stando alla prestazione odierna. Prova le conclusioni personali ma non ha mira nè forza nel calciare. Si ostina nei contrasti e li perde praticamente tutti. Mou insiste con lui poi dopo 45' lo cambia, per fortuna sua e dell'Inter.


IL TABELLINO
Inter-Udinese 1-0
Inter (4-3-3):
Julio Cesar 6; Maicon 6, Cordoba 6, Samuel 6,5, Maxwell 6; Vieira 6 (71' Stankovic 6), Cambiasso 6, Zanetti 6; Quaresma 4 (46' Cruz 7), Ibrahimovic 6, Balotelli 5,5 (63' Obinna 6). A disposizione: Toldo, Crespo, Materazzi, Mancini. All.: Mourinho.
Udinese (4-3-3): Handanovic 6,5; Ferronetti 6, Coda 6, Domizzi 6,5, Lukovic 6,5; Inler 6, D'Agostino 6,5, Isla 6; Pepe 6 (89' Motta sv), Quagliarella 5,5, Floro Flores 6,5 (72' Sanchez 6). A disposizione: Belardi, Obodo, Nef, Pasquale, Sala. All.: Marino.
Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno
Marcatori: 92' Cruz (I)
Ammoniti: Cruz, Cordoba (I), Pepe, D'Agostino, Inler (U)

9 novembre 2008

fonte: sportmediaset.it



Alex, altro capolavoro
Juve: è 2-0 al Chievo

Del Piero, compleanno con gol


Chievo-Juve 0-2, segna anche Iaquinta


Immagine

"Il peggior avversario che ci potesse capitare" fa proprio ciò che Mimmo Di Carlo temeva alla vigilia del suo esordio alla guida del Chievo, contro la Juve. La squadra di Ranieri centra il sesto successo consecutivo, Champions compresa. Del Piero festeggia il compleanno (34) segnando ancora su punizione: gol numero 250 in bianconero, al 40'. Iaquinta fa 2-0 al 53', ribattendo in porta un rigore da lui stesso calciato e respinto da Sorrentino.



LA PARTITA
C'è qualcosa di indiscutibile nel pomeriggio del Bentegodi: il talento, la forma, l'eccezionale vena realizzativa di Alex Del Piero. Difficile, impossibile credere alla cartà d'identità. Sono 34 gli anni del capitano, proprio nel giorno in cui la Juve a Verona cerca la conferma ad una tradizione che la vuole imbattuta sul campo dei "mussi volanti". La firma di Alex il Grande arriva al 40': la solita, perfetta punizione. Una magia, l'ennesima.

Ciò che invece può essere discusso è la direzione dell'arbitro Banti, visti i tanti episodi controversi che hanno segnato la gara. La prima protesta del Chievo arriva 40 secondi dopo il fischio di inizio, rinvio di Molinaro che colpisce da distanza ravvicinata il braccio di Tiago. Si prosegue. Al 46' l'episodio che vede protagonista Sissoko: il maliano tira un calcio a palla lontana a Yepes, Banti fa finta di nulla, poi nell'intervallo fa sapere di aver ammonito Tiago e Langella per la mini-rissa scatenatasi al fischio finale. Al 7' della ripresa il rigore concesso alla Juve: controllo di Iaquinta su palla servita da sinistra da Del Piero, la sfera carambola sul ginocchio e poi sul braccio di Mantovani. Rigore (che Iaquinta si farà respingere, per poi ribattere in rete) e ammonizione. Venti minuti dopo Legrottaglie sembra toccare di braccio in area, Iunco protesta e becca il giallo.

Se Banti ha fatto insomma la gioia dei moviolisti, Del Piero (e Iaquinta) sono gli artefici di quella degli juventini. Pellissier poteva essere il salvatore della patria clivense. Ha contribuito invece a far affondare la barca per la quarta volta consecutiva, malgrado il cambio di timoniere.

LE PAGELLE
Mellberg 5
Scivola quando Langella scatta in velocità sulla fascia sinistra, non sa letteralmente che fare quando Pinzi da destra fa partire un cross che rimbalza a centro area, spara alle stelle il traversone quando fa capolino nella metà campo opposta. In sostanza: ne avesse azzeccata una...

Bentivoglio 5 Regalare una punizione dai 20 metri alla Juve in questo periodo, se non è un gesto alla 'Tafazzi', poco ci manca. L'autolesionista di turno si chiama Simone Bentivoglio. Se poi il fallo in questione è anche inutile, perché l'avversario dà le spalle alla porta e c'è un tuo compagno lì a fianco che può darti una mano, allora hai reali ambizioni da nuovo eroe masochista. Del Piero - che nel caso specifico è pure colui che ha subito la scorrettezza - ringrazia.

Sissoko 5 Distinguere la prestazione - di per sè positiva - dal comportamento di un giocatore è impossibile quando si tratta di dare un voto. Quello rifilato a Yepes al 46' non è un calcione, siamo d'accordo, ma se Banti (che pare abbia invece ritenuto tutta una scena quella del colombiano) avesse estratto un cartellino rosso non ci sarebbe stato nulla da dire. Non è successo, Ranieri ha avuto l'opportunità di togliere il maliano per lanciare nella mischia Ekdal, ma il gesto di Sissoko, anche solo nelle intenzioni, merita di essere punito.

Iaquinta 6 Quaranticinque minuti di pattinaggio, con tanto di scivolate a ripetizione, sul campo allentato del Bentegodi. Poi cambia - finalmente! - gli scarpini e la Juve cambia - questa è una sorpresa - il rigorista. Tocca a lui battere il penalty concesso per il mani di Mantovani: conclusione non certo eccezionale, che Sorrentino ha la sfortuna di respingere proprio verso il centro dell'area piccola. E stavolta Iaquinta non può proprio esimersi dal buttarla dentro.

Del Piero 8 Immenso. Il primo regalo se lo fa da solo, infilando, dopo Doni e Casillas, anche Sorrentino: calcio di punizione perfetto, all'incrocio dei pali. Una rete magica, speciale, la numero 250 in gare ufficiali con la maglia della Juve. Il secondo lo fa a Iaquinta, cedendogli l'onere e l'onore di battere il rigore, omaggio che l'ex udinese ha rischiato seriamente di sciupare. Il Bentegodi non è il Bernabeu, ma la passerella a tre minuti dalla fine è ancora tutta per lui.

Pellissier 5 L'uomo dei 22 centri in Serie B - l'anno scorso - conferma tutte le sue difficoltà nel tornare goleador nel massimo campionato. Le occasioni migliori gli capitano all'11' del primo tempo al 38' della ripresa: errori incredibili, ma soprattutto pesanti.

IL TABELLINO
Chievo (4-3-3):
Sorrentino 6,5; Malagò 6, Mandelli 6, Yepes 5,5, Mantovani 5; Pinzi 6, Bentivoglio 5, Marcolini 6 (34' st D'Anna sv); Esposito 6 (18' st Luciano 6), Pellissier 5, Langella 6,5 (18' st Iunco 6). A disp. Squizzi, Cesar, Frey, Rigoni. All. Di Carlo
Juventus (4-4-2): Manninger 6; Mellberg 5, Legrottaglie 6, Chiellini 6, Molinaro 5,5; Marchionni 6, Tiago 6,5 (38' st Grygera sv), Sissoko 5 (1' st Ekdal 6), De Ceglie 6,5; Del Piero 8 (42' st Amauri sv), Iaquinta 6. A disp. Chimenti, Camoranesi, Giovinco, Rossi. All. Ranieri
Arbitro: Banti
Marcatori: 40' pt Del Piero (J), 8' st Iaquinta (J)
Ammoniti: Molinaro (J), Esposito ©, Legrottaglie (J), Langella ©, Tiago (J), Bentivoglio ©, Mantovani ©, Iunco ©, Ekdal (J)

9 novembre 2008

fonte: sportmediaset.it


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