MILANO - E' ricominciato con l'intervento del difensore di parte civile di Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime, il processo per la strage di Erba. Olindo Romano ha fatto sapere, tramite i suoi legali, che farà dichiarazioni spontanee in giornata, dopo l'intervento delle parti civili. Azouz, difeso dall'avvocato Roberto Tropenscovino, è presente in aula, così come i due imputati, Olindo Romano e Rosa Bazzi per i quali, nella scorsa udienza, il pm Massimo Astori ha chiesto il massimo della Pena: l'ergastolo con isolamento diurno per tre anni.
Olindo, dopo le confessioni di entrambi davanti ai pm nel gennaio dell'anno scorso, davanti al gip, ma reiterate in altre occasioni - anche nei 'pizzini' che gli furono sequestrati in carcere - durante il dibattimento ha proclamato al sua innocenza e quella della moglie. "Non siamo mai saliti", nell'appartamento di Raffaella Castagna, teatro del massacro, raccontò. Decise di confessare solo dopo aver subito quello che definì una sorta di "lavaggio del cervello", da parte dei carabinieri, nel carcere comasco del Bassone. Temeva di non vedere più sua moglie e scelse "il male minore", perché qualcuno gli avrebbe detto che con il rito abbreviato, le generiche e altri benefici, dopo cinque anni sarebbe stato fuori. Probabile che domani Olindo ribadisca la sua versione, tornando a raccontare che quell'11 dicembre del 2006 era con la moglie a Como, a vedere le vetrine e a mangiare da McDonald's, mentre nella corte di via Diaz scoppiava l'inferno. Al di là di quanto potrà dire Olindo, domani saranno di scena gli avvocati delle parti civili: Carlo Castagna e i figli, Azouz Marzouk, Mario Frigerio, sopravvissuto all'eccidio, anche lui con i suoi figli. Si sa che l'avvocato di Frigerio, Manuel Gabrielli, chiederà una cifra intorno ai due milioni di euro per l'omicidio della moglie del suo assistito, Valeria Cherubini, e per il ferimento grave dello stesso Frigerio.
Roberto Tropenscovino, avvocato di Azouz, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, non ha ancora quantificato il risarcimento che comunque rappresenta un "aspetto marginale" rispetto alla "sofferenza" subita dal tunisino. Sofferenza difficilmente quantificabile anche per Castagna, che quel giorno perse la figlia, la moglie e il nipotino.
fonte http://www.ansa.it/
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