Empire Media PS-2120D
Come promesso, eccomi qui a fare una breve recensione del mio nuovo sistema di casse 2.1 (due satelliti di dimensioni contenute per i toni medio-alti + un subwoofer per i bassi) ricevuto in regalo per lo scorso compleanno! Premetto che tengo molto a far pervenire alle mie orecchie dei buoni suoni, quindi ho sempre riservato particolare attenzione alla scelta di questi componenti. Come spesso accade, qualità non vuol dire necessariamente notorietà. Se volete sentire della vera musica lasciate perdere le varie Creative, Logitech e compagnia bella, falsificatrici del suono per eccellenza con i loro bassi ultrapompati e toni medi impastati e poco credibili. Buone se volete sentire la musica in stile autoradio ma assolutamente distanti dalla neutralità del suono.
Perché Empire Media
Empire Media è un'azienda italiana relativamente poco nota che produce diffusori audio. Non ne avevo mai sentito parlare fino ad un paio di anni fa quando, interessato all'acquisto di un sistema 2.1 per rimpiazzare il mio che dava segni di cedimento, ho focalizzato la mia attenzione sull'ottimo S2.1D, di cui tutti elogiavano le caratteristiche. Purtroppo era un prodotto fuori produzione ed ormai quasi impossibile da reperire (leggevo di gente che lo acquistava usato su eBay). Ho lasciato stare e ho tirato avanti fino a quando le mie casse non sono morte del tutto. Ho cominciato allora ad informarmi nuovamente ed ecco che rileggo di Empire: il PS-2120D infatti non solo è il successore del S2.1D, ma qualitativamente è riuscito addirittura a migliorarlo. Non ho avuto particolari esitazioni a sceglierlo.
"Noi non vogliamo e non possiamo competere nel mercato consumer direttamente con giganti come Creative ed altri. (...) Empire invece da un lato vuole restare un marchio di "nicchia", nel senso che non abbiamo la preoccupazione di dover diventare leader del mercato e possiamo qundi dedicarci a produrre diffusori che prima di tutto propongano qualità. Qualità dei materiali, costruttiva e dell’ascolto. Dall’altro lato vogliamo che questo marchio di qualità venga conosciuto e apprezzato non solo in Italia, ma anche in tutta Europa, dove stiamo già iniziando a diffonderci con buon successo in vari Paesi."
Stefano Paolini - fondatore ed amministratore di Empire Media. Tratto dall'intervista a PcTuner.net
Caratteristiche tecniche
- Potenza totale: RMS 102 Watt (THD=10%)
- Risposta in frequenza: 20Hz – 20kHz
- Rapporto S/N: >85dB
- Impedenza in ingresso: 10kohm
- Controlli: Power on/off, volume generale su filocomando
- Audio Input analogico: Minijack 3.5mm Stereo Line IN
- Audio Input digitali: RCA SPDIF coassiale – ingresso Ottico
- Subwoofer: Driver da 6.5” magneticamente schermato
- Satelliti: a 2 vie, con midrange da 2.5” e tweeter da 1” schermati magneticamente
- Telecomando a filo con illuminazione circolare blu, Ingresso AUX, uscita cuffie
- Dimensioni sub: Altezza: 24cm, Larghezza: 24cm, Profondità: 26cm
- Dimensioni satelliti: Altezza: 20cm, Larghezza: 9cm, Profondità: 14cm
- Homepage: http://www.empiremedia.it/site/prodotto ... em&lingua=
L'installazione
La confezione si presenta così:
Sono presenti: i satelliti ed il subwoofer, il comando volume a filo, il cavo di collegamento al PC ed un breve manuale multilingua (italiano compreso).
Questo è il retro del subwoofer:
Sono presenti, dall'alto in basso e da sinistra a destra:
- 1 connettore di ingresso digitale
- 1 connettore di ingresso ottico
- 2 connettori di ingresso RCA mono (canale destro/sinistro)
- 1 connettore per il comando volume a filo
- 1 rotellina per regolare i bassi
- 4 connettori di ingresso a pinza per collegare i satelliti (2 per ciascun canale)
- 1 interruttore di alimentazione
Il sistema come vedete presenta non solo i comuni ingressi analogici ma pure digitali, quindi vuol dire che contiene al proprio interno dei convertitori D/A (digitale-analogico). Questa soluzione torna utile se la vostra scheda audio è dotata di convertitori di bassa qualità o ne è sprovvista. Non avevo questo problema, dato che utilizzo l'ottima Audiotrack Maya 44 MKII. L'ho quindi collegata in analogico col cavetto fornito in dotazione. Ciascun satellite è dotato di un cavetto privo di connettori sdoppiato (positivo/negativo). Ciascuna delle due estremità va inserita nella presa a pinza (quello cerchiato di rosso, stando a quanto recita il manuale, è il polo negativo).
Il controllo del volume è a filo e si presenta sotto forma di una pratica manopola che funge anche da interruttore (ruotata tutta in senso antiorario il sistema è spento), contornata da un led blu molto elegante che all'accensione si illumina. Sulla stessa sono presenti inoltre un ingresso ausiliario ed un'uscita per le cuffie. A proposito di quest'ultima, il volume è purtroppo molto basso ed occorre ruotare tutta la manopola per ottenere livelli normali. La qualità sonora comunque non ne risente.
Ho collocato il subwoofer sul ripiano inferiore della scrivania e i due satelliti a fianco del monitor. A differenza di molte altre marche non sono in plastica ma in legno, ovvero il materiale per eccellenza delle casse. Questo permette di ridurre le vibrazioni e di conferire un timbro migliore al suono in uscita e rappresenta quindi un'ulteriore nota di merito per questo sistema. Le casse poco prima della prova di ascolto:
L'ascolto
Questa è la parte più difficile, primo perché non è facile descrivere un suono a parole, secondo perché non potete comunque sentirlo. Inizio a dire che le casse vanno rodate per qualche decina di ore (si parla di una cinquantina) per permettere, soprattutto al subwoofer, di "slegarsi". Appena acceso infatti è piuttosto fiacco ed occorre ruotare la manopola ben oltre la metà perché dia segni di vita. Questo fatto può sembrare strano ma trattandosi di componenti meccaniche elastiche non è assolutamente insolito. Comunque, vi posso garantire che è proprio così: quando le casse iniziano a slegarsi i suoni, da ottimi che erano già in partenza, diventano spettacolari. I bassi sono caldi e potenti, di quelli che arrivano diritti al torace, i toni medio alti dei satelliti molto realistici e ben definiti, privi di particolari colorazioni, ogni singolo strumento è percepibile chiaramente nel mix senza risultare impastato nel tessuto sonoro. Alzando il volume si mantiene un'eccezionale linearità nella risposta, senza particolari distorsioni sonore, ed il rumore di fondo è incredibilmente basso, quasi inudibile. Ho ascoltato un po' di tutto, dalla musica classica alla rock, pop, discoteca, ecc, ottenendo sempre un ascolto piacevole e gratificante per l'udito.
Un piccolo confronto
Provenivo da un altrettando ottimo sistema 2.1, l'Altec Lansing 2100, che mi ha regalato moltissime soddisfazioni. Rispetto al PS-2120D era complessivamente meno potente e i satelliti "strillavano" di più, forse anche oltre la neutralità, fatto probabilmente imputabile al materiali utilizzati (la plastica), ed erano inoltre molto direzionali: il suono cioè variava notevolmente a seconda dell'orientamento degli stessi. Si è rivelato inoltre piuttosto fragile: avvertivo spesso vibrazioni nei satelliti e ad un certo punto è avvenuto il distacco di uno dei 4 coni, pregiudicando irrimediabilmente l'ascolto (che comunque rimaneva buono). Dopo qualche mese l'improvvisa fine definitiva senza apparente motivo: il sistema non si accendeva più. Il PS-2120D è più potente, dà l'impressione di maggiore solidità e fornisce un ascolto più "caldo".
Conclusioni
Un sistema di casse eccezionale per la propria fascia di prezzo (attorno ai 100 euro) che, stando a quanto si legge, surclassa concorrenti ben più costosi. Un sistema che fa apprezzare il suono a prescindere dalla canzone e dal genere, attraverso il quale si riescono a cogliere le sfumature qualitative fra un pur ottimo MP3 ed un formato audio lossless (CD-Audio, WAVE, APE o FLAC). Un sistema che quando parte un brano fa scattare il riflesso di andare ad alzare il volume per ascoltarlo in tutto il suo splendore. Come avrete potuto capire sono molto soddisfatto del regalo, consiglio queste casse a tutti coloro che vogliano apprezzare della buona musica.